Il ministro dell’Interno Matteo Salvini dice la sua sul caso del bambino di 7 anni che in una scuola di Firenze avrebbe dato una testata alla maestra.
Utilizziamo il condizionale perché sulla vicenda sono in corso gli accertamenti del caso e perché il dirigente scolastico, intervistato da Repubblica, esprime dubbi sull’intenzionalità del gesto: “Da quello che ho potuto ricostruire, il bambino era a terra, la maestra gli ha detto di alzarsi, lui ha avuto una reazione scomposta e improvvisa. Nell’agitarsi ha colpito con la nuca la maestra. Non posso dire con certezza che quel gesto sia stato volontario”.
Ma torniamo a Salvini, che ha commentato i fatti nei seguenti termini: “Noi riporteremo l’Educazione Civica nelle scuole, ma certi ‘genitori’ cosa insegnano ai loro figli???
Qualche NO e qualche ceffone ogni tanto farebbero bene”.
Ecco il post social originale:
E il direttore scolastico risponde così al messaggio di Salvini “Sui no può avere anche ragione, ma sui ceffoni non è così, ormai quei tempi sono passati, probabilmente passerebbe il messaggio contrario. Invece sui no ribadisco che sono assolutamente d’accordo, anche perché i no possono essere detti a scuola, ma non in famiglia e quindi hanno meno impatto. Certo, come è sbagliato dire sempre di sì, allo stesso modo è anche sbagliato dire sempre di no. L’educazione civica? Viene fatta già a livello interdisciplinare all’interno di altre materie, ma se venisse inserita una materia specifica, con orari e insegnanti ad hoc, sarei favorevole”.