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La scorta a Roberto Saviano? “Saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio”. E’ l’annuncio del ministro dell’Interno Matteo Salvini, nemico storico dello scrittore campano. Salvini aggiunge: “Anche perché mi pare che passi molto tempo all’estero. Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani. Gli mando un bacione”. L’annuncio è stato fatto ieri dai salotti di Agorà su Rai 3.
Saviano vive sotto scorta dal 2006 dopo le minacce di morte ricevute dal clan dei casalesi in seguito alla pubblicazione del libro Gomorra.
Salvini poi torna sulla questione ius soli, ennesimo terreno di scontro con Saviano: “Siamo il Paese europeo che sta dando più cittadinanze in assoluto, ma Saviano lo ignora. Allargare ulteriormente la concessione di cittadinanze sarebbe il caos”.
Quello fra Salvini e Saviano è un duello che inizia da lontano e che quasi giornalmente si arricchisce di nuovi elementi. Solo due giorni fa Saviano ha attaccato frontalmente Salvini per la decisione di chiudere i porti, apostrofandolo con aggettivi come “crudele, inumano, incapace, ragazzino provocatore”.
La replica di Roberto Saviano
Nel pomeriggio, dalla sua pagina Facebook, arriva la replica di Roberto Saviano. Il tono dello scrittore è decisamente secco e determinato, arrivando a definire Matteo Salvini “Ministro della Malavita” e “Buffone”. Ma soprattutto l’autore di Gomorra ha ricordato i comprovati rapporti fra Lega e ‘Ndrangheta e ha rivelato che al comizio di Salvini a Rosarno ci fossero, seduti in prima fila, esponenti della famiglia malavitosa Pesce. “Non ho alcuna intenzione di diventare agnello sacrificale”, ha concluso Saviano.