Si attende ora l’esame del Dna per essere certi che il corpo dissotterrato dalle campagne di Novellara sia proprio quello di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane scomparsa nell’aprile dello scorso anno.
Nelle scorse ore si sono concluse le operazioni di recupero della salma, andate avanti per oltre 10 giorni. A condurre gli inquirenti sul luogo del ritrovamento è stato lo zio di Saman, Danish Hasnain, arrestato con l’accusa di omicidio. Sarebbe stato lui a uccidere la ragazza, soffocandola, con la complicità dei genitori e di altri due cugini della vittima. Al momento sono 5 indagati, ma il cerchio potrebbe ulteriormente allargarsi.
Si sono concluse ormai da qualche ora le operazioni di recupero del corpo sotterrato in un casolare abbandonato di Novellara. Dopo 10 giorni è emerso quello che resta di Saman Abbas (si attende comunque l’esame del Dna per avere la certezza che si tratti proprio di lei). Il corpo si trovava a tre metri di profondità, ma le condizioni erano comunque buone, considerando il tempo trascorso sottoterra.
“E’ emerso un corpo sostanzialmente integro, che si è ben conservato considerata la profondità nella quale è stato interrato per oltre un anno e mezzo. Indossava gli stessi abiti al momento dell’interramento”
ha spiegato Gaetano Calogero Paci, procuratore capo di Reggio Emilia. A condurre gli inquirenti sul luogo del ritrovamento è stato lo zio di Saman, Danish Hasnain, arrestato la scorsa estate con l’accusa di omicidio. Sarebbe stato lui a uccidere la ragazza, soffocandola, con la complicità dei genitori e di altri due cugini della vittima. Al momento sono 5 gli indagati, ma il cerchio potrebbe ulteriormente allargarsi con le ultime novità emerse dalle indagini.
Resta ora da verificare il Dna del cadavere, per accertarsi che si tratti proprio della 18enne pakistana scomparsa da Novellara il 30 aprile dello scorso anno, anche se i dubbi restano davvero pochi. La salma è stata ora trasferita al laboratorio di medicina legale dell’Università di Milano dove verranno svolti gli accertamenti del Dna.
Dopo l’arresto nei giorni scorsi del padre di Saman, Shabbar Abbas, resta ancora irreperibile la madre della 18enne. Il papà ha detto agli inquirenti di non cercarla in Pakistan, perché si sarebbe già diretta in Europa, mentre ha negato ogni coinvolgimento nell’omicidio della figlia, tanto da aver detto agli inquirenti che Saman è ancora viva, senza però fornire ulteriori dettagli in merito. Shabbar è stato invece arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di frode nei confronti di un connazionale, al quale avrebbe sottratto 20mila euro.
Gli altri indagati sono due cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, attualmente detenuti nel penitenziario di Reggio Emilia. Intanto proseguono i rilievi nel casolare dove è stato ritrovato il corpo della ragazza, che si trova a circa 700 metri dalla casa in cui Saman viveva con i genitori e il fratello minore, affidato ora a una struttura protetta.
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