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Samantha Cristoforetti è ufficialmente a bordo della Iss, la stazione spaziale internazionale, diventando così la prima donna italiana nello spazio. Un’emozione grandissima e la realizzazione di un sogno per l’astronauta, partita con il comandante russo Anton Shkaplerov e lo statunitense Terry Virts. Tutto è andato come previsto: bene il lancio della Souyz dalla base di Baikonur, in Kazakistan; bene il viaggio di sei ore a bordo della navetta; bene l’attracco alla stazione, il momento più delicato, avvenuto alle 4 ora italiana. Inizia così la missione Futura 42 che vedrà Samantha impegnata per cinque mesi e mezzo, con il ritorno sulla Terra previsto a maggio 2015.
“È molto meglio di come me lo sognavo”, sono state le prime parole dell’astronauta alla madre, raggiunta telefonicamente dalla stazione spaziale. “Sono felice del successo, c’è grande entusiasmo a bordo. Siamo stati accolti da una grande festa con una cena pranzo colazione: non so più che ore sono. Era tanto che non mangiavamo”, ha raccontato. “Tutto è andato benissimo“, ha assicurato una Cristoforetti raggiante ed emozionata. “Ho visto immagini spettacolari, la prima alba e le stelle”.
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Samantha è stata la prima a passare dal portello della Soyuz: ad attenderla con un abbraccio è stato il comandante Barry E. Wilmore della Nasa, insieme ai russi Aleksandr Samokutyayev ed Elena Serova.
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Prima della partenza ha salutato su Twitter i suoi follower, ringraziando tutti del supporto e dell’entusiasmo dimostratele. ‘Ci sentiamo dallo spazio!‘ ha cinguettato, postando anche la canzone The Final Countdown.
Ora l’astronauta italiana sarà impegnata in una serie di esperimenti, tra cui quelli selezionati con un bando dall’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, che ha stretto un accordo bilaterale con la Nasa a cui sono stati forniti moduli di rifornimento logistico e abitativi sulla stazione.
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La Cristoforetti prenderà parte agli esperimenti a bordo dell’Iss, compresi quelli selezioni dall’Esa, l’Ente spaziale europeo.
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Una curiosità sul nome della missione, Futura 42, numero scelto per indicare il 42esimo equipaggio che arriva sulla stazione spaziale ma non solo. È infatti il numero attorno cui ruota Guida Galattica per gli autostoppisti, libro cult della fantascienza di Douglas Adams, replicato anche nella locandina della missione con tanto di motto “Don’t Panic”.
Chi è Samantha Cristoforetti
Settimo astronauta italiano e prima donna, Samantha è nata a Milano e vissuta a Malè in provincia di Trento, ed è uno dei sei astronauti ESA classe 2009, gli Shenanigans. Ingegnere aerospaziale e pilota dell’Aeronautica Militare Italiana è dunque la prima donna italiana ad andare nello spazio. Questo il suo curriculum pubblicato sul sito della missione, Avamposto 42.
“Laureata a Monaco in ingegneria meccanica con una specializzazione in propulsione spaziale e strutture leggere e, come parte dei suoi studi, ha frequentato sia l’Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa sia, per dieci mesi, la Mendeleev University of Chemical Technologies a Mosca, dove ha scritto la sua tesi di Master in propellenti solidi per razzi.
La sua carriera in Aeronautica Militare comincia nel 2001, con la frequenza del Corso Regolare presso l’Accademia di Pozzuoli. Nel 2005, con grado di Tenente, viene inviata alla scuola di volo Euro-NATO Joint Jet Pilot Training, dove consegue il brevetto di pilota militare.Tornata in Italia, è assegnata al 51° Stormo di Istrana su velivolo AM-X. È stata selezionata come astronauta ESA nel 2009 e ha completato l’addestramento di base nel novembre del 2010. Nel 2011, in qualità di Reserve Astronaut per ESA, ha iniziato il suo addestramento ai sistemi della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), quello per le EVA (le “passeggiate spaziali”) e quello per le operazioni robotiche. Si è inoltre qualificata come primo ingegnere di volo sui veicolo Soyuz, un ruolo simile a un co-pilota. A luglio 2012 è stata assegnata alla missione “Futura” dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) a bordo della ISS.”
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Ecco cosa succederà lassù
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La 37enne astronauta italiana, capitano dell’Aeronautica militare italiana, è la prima donna assegnata a una missione di lunga durata dell’Agenzia spaziale europea (Esa). La sua missione, battezzata Futura, durerà circa sei mesi. Sarà la seconda volta nei 16 anni della storia della Stazione spaziale che due donne faranno contemporaneamente parte del suo equipaggio.
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