Samantha Cristoforetti: la partenza della Crew Dragon Freedom è stata rinviata a causa del maltempo delle ultime ore.
Samantha Cristoforetti e i suoi colleghi americani, Bob Hines, Kjell Lindgren e Jessica Watkins, dovranno attendere prima di effettuare la partenza prevista, in in un primo momento, per questa notte alle ore 1:05. A causa delle condizioni di meteo avverse, infatti, la Crew Dragon Freedom dovrà aspettare che il meteo sia più favorevole. Ecco tutti gli aggiornamenti.
Ritardata la partenza della Crew Dragon Freedom a causa del maltempo, prevista, inizialmente, per le ore 1:05 di questa notte. A bordo, ci sono Samantha Cristoforetti e i suoi colleghi americani, Kjell Lindgren, Jessica Watkins e Bob Hines.
Come riferito dalla SpaceX, azienda privata proprietaria della capsula, non c’erano le condizioni meteorologiche, nei sii di atterraggio, adatte per effettuare lo sgancio.
Pertanto, la Dragon Freedom dovrebbe attuare la procedura di sgancio dalla ISS alle 16.05 ora italiana: in questo senso, si conclude la missione scientifica del gruppo di astronauti che hanno viaggiato in orbita per ben sei mesi.
La NASA informa, dunque, che la navicella dovrebbe cadere nel Mar Atlantico alle ore 23:43 italiane.
Un nuovo successo per l’astronauta italiana. Prima di diventare la prima donna europea ai comandi della ISS mercoledì, AstroSamantha è stata anche la prima astronauta italiana in assoluto.
Non solo: detiene anche il record per la permanenza più lunga nello spazio per una donna in missione. Ha trascorso 199 giorni in orbita durante il suo primo soggiorno sulla ISS, da novembre 2014 a giugno 2015.
Dopo la missione, iniziata ad aprile di quest’anno, è già stata annunciata un’ulteriore partenza nello spazio, ossia la Crew-5 che avrà anch’essa una durata complessiva di sei mesi e alla quale parteciperanno Nicole Aunapu Mann, comandante della missione, il pilota John Cassada, che saranno affiancati, inoltre, dalla cosmonauta russa Anna Kikina della Roscomos e da Koichi Wakata che fa parte della JAXA.
Nel corso della missione Crew-4, sono stati condotti degli esperimenti i cambiamenti che la microgravità attua nelle cellule umane, con lo scopo di identificare il meccanismo che può invertire tale processo.
Inoltre, per risparmiare sulle missioni a lungo raggio, si è vagliata un’alternativa al classico calcestruzzo. A sostituire questo materiale, ci sarebbe della polvere, presente su Marte e sulla Luna, che potrebbe essere tenuta in considerazione per la costruzione delle basi spaziali del futuro.
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