Una vicenda che è arrivata sulla cronaca nazionale per la sua particolarità. È accaduta nella Repubblica di San Marino e ha visto come protagonista un ciclista di soli 21 anni, che ha compiuto un gesto contro un gatto.
Lui, Antonio Tiberi, medaglia di bronzo agli Europei del 2018 e oro nella cronometro juniores ai Mondiali 2019, ha sparato con un fucile all’animale. Vediamo di preciso cosa è successo.
San Marino, spara e uccide un gatto
Una storia particolare avvenuta nella nostra confinante Repubblica di San Marino. Protagonisti? Un gatto ed un ciclista. No, non è una storia per bambini, ma una vicenda realmente accaduta lo scorso mese di giugno e tornata alla ribalta delle cronache in questi ultimi giorni.
Il protagonista di questa triste vicenda è un giovane ciclista di 21 anni, Antonio Tiberi, campione nella sua disciplina e con addosso due medaglie iridate, una di bronzo ed una d’oro. Ma Antonio ha compiuto un gesto che non doveva. Ha preso la sua carabina ad aria compressa ed ha sparato dalla finestra della sua abitazione a San Marino.
Nello sparare, ha ucciso un gatto di passaggio. Non si trattava di un semplice gatto randagio, ma del gatto adottato dal Ministro del Turismo e delle Poste della stessa Repubblica di San Marino, Federico Pedini Amati. L’uccisione del gatto non è passata, di certo, inosservata e il ciclista è stato opportunamente multato: 4000€ la cifra che dovrà pagare.
È stato il quotidiano “Il Corriere della Sera” a segnalare il fatto e a ripercorre tutta la vicenda. Lo scorso 21 giugno fu proprio il proprietario del felino, il ministro Pedini Amati a segnalare ciò che era accaduto agli inquirenti. Dall’altro lato, il ciclista 21enne aveva acquistato il fucile carabina una settimana prima di compiere quel delitto.
Il felino era di proprietà del ministro
Fucile e proprietario che sono stati, poi rintracciati, grazie all’incrocio di una serie di dati sui residenti della zona, oltre che sui titolari di armi. L’arma con la quale ha ucciso il gatto è stata posta sotto sequestro. Quando, nel mese di novembre, lo stesso Tiberi è stato convocato davanti al giudice, lì in quella sede ha ammesso la sua colpa, ma ha anche spiegato che non avere avuto alcuna intenzione di uccidere l’animale.
L’intento di Tiberi, per questo aveva sparato, era quello di “misurare la capacità di tiro della carabina”, ma era anche convinto che quell’arma non fosse letale per nessuno, tantomeno per quel gatto. Da lì, la decisione del giudice di multare il giovane con un’ammenda di 4000€.
Resta, però, il rammarico e l’amarezza del Ministro di San Marino: “Il gatto non dava fastidio a nessuno era con noi da tanto tempo” – ha dichiarato Pedini Amati – “Non si può ammazzare un animale domestico e cavarsela con 4.000 euro di multa”.
Una vicenda che ha lasciato il politico della piccola Repubblica di San Marino con l’amaro in bocca e, dall’altro lato, un gatto che ha perso la vita in modo assurdo.