La pace la si cerca di costruire in tanti modi, anche attraverso le opere d’arte. All’interno della Basilica Cattedrale di Bari, il “Messaggero di Pace” sta per partire alla volta di Kiev.
Si tratta di un bassorilievo raffigurante San Michele Arcangelo. Un’opera simbolo pronta per portare pace nelle zone teatro di guerra in Europa.
Un’opera d’arte, realizzata dallo scultore Cosimo Giuliano, raffigurante San Michele Arcangelo. Lui, messaggero di Dio, è ora anche messaggero di Pace e, dalla cattedrale di Bari, dove sarà esposto fino a venerdì prossimo, è pronto per partire alla volta di Kiev.
Si tratta di un’iniziativa al centro di un importante quanto simbolico progetto, che vede unite insieme, per la prima volta comuni, istituzioni ed aziende, il tutto promosso e curato dall’associazione “L’isola che non c’è”. Un bassorilievo del messaggero di pace che non è rimasto fermo a Bari e, dopo aver fatto tappa a Taranto ed Oria, ora si appresta a fermarsi a Bari prima di partire per la sua nuova destinazione.
Dalla Puglia, infatti, la sua prossima destinazione sarà l’ambasciata italiana in Ucraina, attraversando anche la Romania e i territori che sono stati coinvolti nel conflitto fra Russia ed Ucraina. Il viaggio di San Michele non toccherà solo la Puglia, ma viaggerà per tutta l’Italia.
Passerà prima da Trieste, dove autorità civili e religiose lo accompagneranno, prima di esser consegnato nelle mani dell’ambasciata italiana in Ucraina e li restare in modo definitivo, come segno e simbolo di pace e di unione.
“L’obiettivo è far giungere nella capitale Kiev questa prima opera d’arte, come segno di pace” – spiegano, in una nota, i rappresentanti dell’associazione che hanno curato il progetto e l’iniziativa – “Vorremmo far arrivare alla Chiesa Cattolica di Mosca un’altra opera dello stesso artista, un bassorilievo dedicato a San Nicola”.
Ad aver accolto quest’opera in Puglia sono stati gli Arcivescovi di Taranto S.E Mons. Filippo Santoro, di Bari S.E. Mons. Giuseppe Satriano, il Vescovo di Oria, S.E. Mons. Vincenzo Pisanello.
Il viaggio che, come abbiamo detto, non tocca solo l’Italia ma prevede anche un passaggio in aereo fino a Cracovia, fino ad arrivare poi in Ucraina con una tappa invece in auto. Un viaggio di pace che porta il messaggero di Dio nelle zone più martoriate dell’Europa, in quelle che stanno vivendo il terrore della guerra ma, allo stesso tempo, passa anche per quelle zone che si trovano a confine e che stanno facendo di tutti per aiutare chi fugge.
Dall’Italia un messaggio di speranza che si fa opera d’arte, ma anche la volontà di voler un giorno, far sì che tale messaggio di pace, come dicevano gli esponenti dell’associazione che ha organizzato e messo su questo progetto, anche a Mosca possa arrivare un’altra opera d’arte, sempre di questo artista, raffigurante però San Nicola, segno di unione e di speranza anche con l’Italia.
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