Il Ministro Speranza invita a ridurre le distanze ospedale territorio e rendere più semplice ed agevole il percorso di cura per il paziente affetto da sclerosi multipla.
Per quel che concerne la sclerosi multipla, sono stati compiuti dei passi in avanti molto importanti, secondo il Ministro della Salute Speranza anche se bisogna migliorare continuamente questo percorso, al fine di mettere a disposizione del cittadino una strada che gli faciliti sia il contatto con gli specialisti, sia le cure per tenere sotto controllo la malattia.
Bisogna ridurre le distanze tra ospedale e territorio, nonché tra cittadini e accesso alle cure e agli specialisti e infermieri presenti nelle strutture ospedaliere nazionali. Queste le raccomandazioni che sostengono i neurologi della società Italiana di Neurologia – e lo stesso ministro della sanità, Roberto Speranza – nella Giornata mondiale della sclerosi multipla, tenuta il 30 maggio.
“Questa giornata – dice il ministro – rappresenta un’importante occasione di riflessione sugli obiettivi raggiunti e sugli strumenti da mettere in campo per garantire ai pazienti affetti da sclerosi multipla una presa in carico a 360 gradi. Grazie alla ricerca in questi anni si sono fatti molti progressi nella diagnosi e nella cura di questa malattia. Ma bisogna fare ancora di più“.
Il percorso che si deve intraprendere – secondo gli esperti in campo medico – deve puntare alla riorganizzare il percorso di cura del paziente, offrendo a quest’ultimo un’accesso alle cure facilitato e – quanto più possibile – vicino al luogo in cui vive.
Come sostiene Claudio Gasperini, Responsabile del Gruppo di Studio Sclerosi Multipla della Sin, “La Società Italiana di Neurologia sta lavorando a una proposta di modello organizzativo della presa in carico del paziente con Sm, in cui possa essere valorizzato il setting territoriale e domiciliare con l’obiettivo finale di ridurre le distanze e migliorare l’assistenza dei nostri pazienti anche attraverso la telemedicina intesa come tele-visita, teleconsulto e tele-cooperazione“.
Per raggiungere questo obiettivo, dunque, è necessario – continua Gasperini – “ottimizzare la gestione del percorso dei pazienti“, permettendo loro di fare accesso alle cure e ai medici e agli infermieri di cui hanno bisogno, riducendo i costi e le distanze, favorendo la sostenibilità del sistema sanitario nazionale.
I sintomi della sclerosi multipla sono visibili: perdita di equilibrio, tremori, disturbi del linguaggio, decremento decremento della forza fisica, difficoltà deambulatorie e mancanza di controllo sfinterico, problemi sul piano cognitivo, disfagia.
Come spiega Alfredo Berardelli, Presidente della Società Italiana di Neurologia, la sclerosi multipla rappresenta una “malattia cronica del sistema nervoso centrale che solo in Italia colpisce circa 126mila persone e fa registrare oltre 3400 nuovi casi ogni anno“. La fascia di età in cui emerge la malattia è tra i 20 e i 40 anni e colpisce, maggiormente, le donne. Il decorso dura per tutta la vita.
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