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E’ ‘finalmente’ terminata la lunghissima quarta serata di Sanremo 2015 dopo 20 canzoni di Big, 7 esibizioni di nuove proposte, 2 ospiti e comici vari e assortiti. Una maratona durata oltre 4 ore e 30 che ha messo a dura prova la resistenza dei telespettatori (e, lo confessiamo, anche dei giornalisti…) ma per fortuna ha mostrato diverse cose interessanti. Innanzitutto è stato proclamato il vincitore dei giovani, ovvero Giovanni Caccamo, e poi, proprio sul finire della puntata, sono state comunicate le 4 canzoni dei Big eliminate dalla gara. Ma più in generale, la serata è stata utile per ascoltare con più calma e attenzione i brani in lizza per la vittoria del Festival. E infatti anche noi, dopo un secondo ascolto, abbiamo le idee più chiare su chi sarà il trionfafore di Sanremo 2015.
Carlo Conti ha dato il via alle danze alle 20:52 con le semifinali delle nuove proposte, vinte dai Kutso su Amara e, di un soffio (52-48), da Giovanni Caccamo su Enrico Nigiotti. Quest’ultima va forse considerata la finale ‘morale’ dei giovani, poiché ha visto sfidarsi i due ragazzi più interessanti del lotto (non ce ne vogliano i pur meritevoli Kutso).
Alle 21:30 è invece iniziata l’interminabile sfilata dei 20 Big in gara. Li abbiamo seguiti con attenzione uno ad uno e siamo arrivati alla conclusione che quasi tutti hanno migliorato la loro performance rispetto alla prima uscita. A cominciare dalla ‘rompighiaccio’ Annalisa, elegante sia ne look che nell’interpretazione di Una Finestra Tra Le Stelle (6). Bravo anche Nesli, ormai ex rapper e ora popstar, particolarmente grintoso con la sua Buona Fortuna Amore (6,5), mentre Un Vento Senza Nome (5,5) di Irene Grandi sembra una di quelle canzoni che partono, partono ma non arrivano mai. Quarto a cantare Nek con Fatti Avanti Amore (7), un orecchiabile pop alla Coldplay che farebbe un figurone all’Eurofestival, poi Bianca Atzei con Il Solo al Mondo (5), innegabilmente uno dei brani più deboli del Festival.
Primo superospite della quarta serata Antonio Conte, il ct della nazionale di calcio che, come tutti gli ospiti non musicali ha concesso la solita intervista banalotta, utile solo per allungare il brodo (abbiamo però scoperto che gli piacciono Cocciante e i Pooh, non proprio il massimo per motivare i propri calciatori)
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Dopo la prima pausa la quarta serata di Sanremo 2015 è ripresa con il duo Biggio & Mandelli, divertenti ma abbastanza sconclusionati con Vita d’Inferno (5), un pezzo in stile Cochi & Renato (ma gli originali erano di tutt’altra pasta), quindi il rap innocuo di Moreno con Oggi Ti Parlo Così (6) e Voce (5,5), il pezzo di Lara Fabian tanto garbato quanto inconsistente.
Seconda superospite Virginia Raffaele nei panni di Ornella Vanoni. L’imitazione è risultata talmente perfetta (del resto la cantante milanese è uno dei cavalli di battaglia della bravissima Virginia) che su Twitter molti hanno pensato fosse l’autentica Vanoni!
La gara è ripresa con Io Sono Una Finestra (6) di Grazia Di Michele & Mauro Coruzzi: apprezzabili l’idea, l’arrangiamento e persino il testo, retorico al punto giusto, ma l’interpretazione è rimasta sotto tono. Poi Lorenzo Fragola, che ha un bel pezzo pop, Siamo Uguali (6,5), non a caso già in testa alla classifica di iTunes. Peccato solo che la resa live con l’orchestra sia nettamente peggiore della versione in studio, e ciò potrebbe danneggiarlo in ottica vittoria finale.
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Dopo l’intervento del coraggiosissimo Sammy Basso si sono esibiti Anna Tatangelo, stasera bellissima ed elegantissima con il suo vestito lungo nero, e anche piuttosto brava con Libera (6,5), e gli ex tre ‘tenorini’ de Il Volo, la cui Grande Amore (6) ha collezionato l’ennesima standing ovation dell’Ariston. E poi, dopo l’improvvisata di Gabriele Cirilli, sul palco è salito Gianluca Grignani, ben più convincente rispetto all’altra sera con Sogni Infranti (6,5), seguito dalla solita raffinata interpretazione di Malika Ayane, che i bookmaker vedono stabilmente sul podio con Adesso e Qui (7). Quindi Il Mondo Esplode Tranne Noi (6) degli idoli dei giovanissimi Dear Jack, anche loro in odor di piazzamento.
E a mezzanotte, finalmente, la finalissima delle Nuove Proposte tra i Kutso e Giovanni Caccamo. Bravi entrambi ma Caccamo era il classico vincitore annunciato e dopo aver superato il difficilissmo scoglio rappresentato da Enrico Nigiotti, si sapeva che aveva ormai la strada libera. E così è stato. La sua Ritornerò da Te ha vinto anche il premio della critica e il premio della sala stampa.
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Liquidata la finale dei giovani è poi ripresa la carrellata dei Big con Che Giorno è (6,5) del grintosissimo Marco Masini, e ancora Nina Zilli, sempre inequivocabilmente anni ’60 (ma non sarebbe il caso di provare a cantare altro?) con Sola (6), e il talento di Alex Britti con la romantica ballad rock Un Attimo Importante (6,5).
Secondo interbento della sempre divertente Virginia Raffaele con uno sketch sui call center, poi gli ultimi due Big della quarta serata: Raf, purtroppo penalizzatissimo in questi giorni da una brutta bronchite, che ce l’ha messa tutta per regalare almeno un’esibizione all’altezza della sua fama sulle note di Come Una Favola (7 di incoraggiamento), e Chiara, che al di là delle sue improbabili scarpe, è stata di nuovo bravissima con Straordinario (7), uno dei pezzi più orecchiabili dell’intera kermesse.
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Disgraziatamente i due grandi ospiti musicali della quarta serata sono stati inseriti in scaletta dopo l’una: prima Giovanni Allevi con Loving You, una delle 13 tracce inedite del suo nuovo album Love, e poi il producer francese The Avener con il tormentone radiofonico Fade Out Lines.
Dopodiché, allo scandaloso orario delle 1:15 (non immaginiamo a che ora finirà la finale…) sono stati finalmente comunicati i risultati parziali della classifica dei Big che hanno decretato l’eliminazione di Anna Tatangelo, Biggio & Mandelli, Lara Fabian e Raf.