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A Sanremo 2015 superospite Tiziano Ferro, che ha presentato un medley dei suoi grandi successi. Da Sere Nere all’inedito Incanto, Tiziano è giunto sul palcoscenico dell’Ariston dopo che è andata in onda un’anteprima, attraverso la quale sono stati ricordati i suoi pezzi più importanti che hanno fatto uno dei tanti capitoli della musica italiana. Tiziano Ferro è stato molto diretto e, con la sua solita simpatia, aveva proposto a Carlo Conti di condurre il Festival insieme a lui. Proprio per questo si può dire che Conti, in qualche modo, lo ha “accontentato”.
Nel momento in cui c’è stata l’occasione di cantare il suo inedito, ha fatto presentare direttamente a Tiziano gli autori, il titolo del brano e il maestro Beppe Vessicchio, che ha diretto l’orchestra. Il pubblico è stato molto generoso nei confronti del cantante di Sere Nere. Tiziano Ferro, a propria volta, ha ringraziato Carlo Conti di aver fatto in modo di portare a Sanremo la musica italiana.
Le sue parole sono state molto generose nei confronti del conduttore del Festival e ha detto: “Grazie Carlo per aver portato la musica italiana al Festival”. Tiziano Ferro e Carlo Conti si conoscono da tempo. E’ stato proprio Conti a lanciare Rosso Relativo nella sua conduzione di Domenica In.
Carlo Conti ha ricordato l’ultimo album di Tiziano Ferro, che gli ha permesso di conquistare tre dischi di platino, e poi ha fatto riferimento al tour che Tiziano condurrà attraverso gli stadi italiani. Lo stesso Tiziano ha affermato che il suo desiderio è quello di fare come a Sanremo, incentrare tutto sulla musica italiana, permettendo ai suoi fans di cantare con lui i suoi più famosi successi.
Alla domanda di Carlo Conti su quale brano può essere considerato più rappresentativo della sua musica, Ferro ha risposto che ci sono tanti pezzi che possono essere considerati dei punti di riferimento rilevanti. Poi ha spiegato che cosa è per lui fare musica e ha detto: “Nonostante il mondo, chi fa le regole, tenti di raccontarci che si va da una parte, la musica racconta la sua verità e, se al 2% io posso farlo, voglio essere ancora un cantastorie e portare questi messaggi”.