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Ieri sera ha emozionato il pubblico di Sanremo 2016 e oggi Ezio Bosso ha dato una bella lezione d’ironia a Spinoza, rispondendo con sagacia a un’infelice battuta del celebre blog satirico. Insomma, il pianista e compositore torinese continua a far la figura del gigante in un mondo abitato da nani, nonostante la terribile malattia degenerativa che l’ha colpito cinque anni fa, e dopo la fenomenale performance sul palco dell’Ariston ha dato un’altra dimostrazione della sua grandezza.
Ma vediamo nel dettaglio cos’è successo. Durante la seconda puntata del Festival di Sanremo 2016 il blog Spinoza ha pubblicato su Twitter, tramite l’account Spinoza Live che commenta in diretta le serate della kermesse canora, la seguente battuta su Ezio Bosso, scritta dall’utente @dan11meancactus: ‘È davvero commovente vedere come anche una persona con una grave disabilità possa avere una pettinatura da coglione‘, con ovvio riferimento allo sbarazzino taglio di capelli dell’artista.
Spinoza naturalmente lo conosciamo (e, in fondo, apprezziamo) un po’ tutti: da ormai dieci anni sforna battute sarcastiche e irriverenti su qualsiasi argomento d’attualità, senza guardare in faccia a niente e nessuno, tragedie comprese. È questa la sua forza e forse anche il suo limite.
E così ieri sera, mentre la quasi totalità del pubblico di Sanremo si commuoveva di fronte alla straordinaria esibizione di Ezio Bosso, quelli di Spinoza l’hanno commentata con ironia e umorismo, come loro abitudine. In realtà alcune battute sono risultate anche carine e per nulla irrispettose, ma quella sulla ‘pettinatura da coglione’ ha fatto storcere il naso a più di un utente.
A spegnere le polemiche ci ha pensato però lo stesso Ezio Bosso, che nella notte ha risposto direttamente al tweet di Spinoza giustificando l’improbabile taglio di capelli con le sue purtroppo note difficoltà motorie: ‘Quello perché mi cerco di pettinarmi da solo’! Una risposta sublime che si è meritata l’applauso dello stesso blog satirico (‘Era già il nostro idolo prima, ma ora @eziobosso ha vinto tutto’) e l’ovazione di migliaia di utenti.
Insomma, Bosso è stato uno dei pochissimi che in dieci anni sia riuscito a rispondere a tono a Spinoza. Resta però da porsi la questione sul limite entro il quale la satira dovrebbe fermarsi, ammesso che la satira possa avere dei limiti. Lo staff di Spinoza ha spiegato che fare battute su un disabile significa trattarlo come tutti gli altri e quindi farlo sentire una persona normale. Teoria convincente a metà perché dipende anche dalla sensibilità del disabile in questione. Ezio Bosso, per esempio, ha dimostrato di saper stare al gioco. Ma gli altri?