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Corroborato dagli ottimi risultati dell’esordio, Carlo Conti ha condotto felicemente in porto anche la seconda serata di un Sanremo 2016 sempre più all’insegna della sobrietà e della tradizione. Non sono mancati però i momenti divertenti, grazie alla solita Virginia Raffaele in versione Carla Fracci e alla surreale comicità di Nino Frassica, e quelli emozionanti, soprattutto quando sul palco dell’Ariston è salito il grande pianista e compositore Ezio Bosso, vanto e gloria della musica italiana nel mondo. Ah, poi c’è stata anche una gara, anzi due: abbiamo ascoltato infatti gli ultimi 10 campioni e i primi 4 giovani, avendo così un quadro più completo sulle canzoni di quest’edizione del Festival.
Alle 20:47 Carlo Conti ha aperto la seconda serata di Sanremo 2016 senza nessuna anteprima ma subito con le sfide delle Nuove Proposte, inserite anche quest’anno in prima serata e non più a notte fonda come in passato.
Il primo duello tra i giovani di Sanremo 2016 ha messo di fronte Chiara Dello Iacovo (Introverso) e Cecile (N.E.G.R.A.) con non scontata vittoria di Chiara, un bel peperino visto già a The Voice, che ha preso il 64% delle preferenze. Nella seconda sfida tra Irama con Cosa Resterà e l’italo-albanese Ermal Meta, ex frontman dei La Fame di Camilla, con Odio le Favole, si è imposto invece quest’ultimo, nonostante una performance vocale molto stentata, raccogliendo il 59% dei voti. Chiara Dello Iacovo ed Ermal Meta li rivedremo quindi nella finale di venerdì.
Soltanto alle 21:26 è finalmente iniziata la gara dei Big, preceduta dall’allegra esibizione delle Salut Salon su musiche di Vivaldi. Prima a scendere in pista Dolcenera con Ora o Mai Più, un bel pezzo alla Alicia Keys non proprio tipico del suo repertorio. Ma la piccola pugliese se l’è cavata benissimo.
Spazio poi a Virginia Raffaele che stavolta ha scelto di imitare Carla Fracci: esilarante come suo solito ma, esattamente come per la Ferilli della prima serata, piuttosto lontana dalle cronache di questo periodo. Perché la bravissima Virginia non ha optato per personaggi più attuali? Eppure c’era l’imbarazzo della scelta…
Secondo a cantare il rapper campano Clementino che, per non saper né leggere e né scrivere, ha preso la base e l’arrangiamento di Where is the Love dei Black Eyed Peas, l’ha rallentata un po’, ci ha farfugliato sopra dei versi in napoletano e ha tirato fuori un brano tutto sommato gradevole.
Dopo Clementino il teatro Ariston ha accolto la regina Patty Pravo, che al nono Festival di Sanremo della carriera ha regalato con Cieli Immensi l’ennesima interpretazione di gran classe, anche se i tempi di Bambola e Pensiero Stupendo sono ormai soltanto un ricordo.
Primo grande ospite della serata Eros Ramazzotti, che per celebrare i suoi vecchi successi sanremesi ha cantato un medley con Terra Promessa, Una Storia Importante, Adesso Tu e Più Bella Cosa, più il nuovo singolo Rosa nata ieri.
Uscito di scena Eros, sono arrivati uno dopo l’altro due giovani: prima Valerio Scanu con Finalmente Piove, un brano difficile scritto da Fabrizio Moro che Valerio ha interpretato con la necessaria intensità, poi l’esordiente Francesca Michielin, vestita malissimo ma molto centrata su un pezzo che potrebbe portarla molto in alto in classifica, l’accattivante Nessun Grado di Separazione.
Commozione e ammirazione, poi, per il grande pianista e compositore Ezio Bosso, che ha dato una grande lezione di musica e di vita nonostante dal 2011 soffra di una malattia neurodegenerativa progressiva che però non ha influito sulla sua (immensa) capacità di suonare e, soprattutto, di emozionare. ‘Noi diciamo che perdersi è brutto, ma perdere le paure, perdere i pregiudizi, perdere il dolore è un bene’, ha detto l’artista, emozionatissimo, prima di esibirsi al pianoforte e ricordare che ‘la musica come la vita si può fare solo in un modo: insieme‘.
Non è stato facile per Alessio Bernabei salire sul palco dopo l’emozionante performance di Ezio Bosso, ma l’ex Dear Jack ha tirato dritto per la sua strada presentando un vivace pezzo EDM, Noi Siamo Infinito, con echi di Coldplay o, più modestamente, di Nek. Non vincerà ma l’ascolteremo spessissimo in radio.
E poi loro, gli Elio e le Storie Tese di Vincere l’Odio, un’incredibile canzone con sette ritornelli uno di fila all’altro. Geniali, stravaganti, divertenti, dissacranti, gli Elii sono piaciuti così tanto che molto probabilmente non vedranno esaudito il loro sogno di finire al ripescaggio, perché andranno direttamente in finale!
Le star internazionali della serata, Ellie Goulding e Nicole Kidman, sono salite sul palco soltanto dopo le 23: la popstar britannica ha interpretato, come da copione, il successone Love Me Like You Do, dalla colonna sonora di Cinquanta Sfumature di Grigio, e la nuova hit Army. La Kidman, invece, palesatasi all’Ariston dopo la scanzonata performance di Neffa con Sogni e Nostalgia, ha fatto più o meno ciò che hanno sempre fatto tutte le celebrità di Hollywood ospiti al Festival di Sanremo: il solito botta e risposta di domande per giustificare quanto meno il (si presume) ricco cachet.
Archiviata Nicole Kidman, hanno concluso la carrellata dei big in gara Annalisa, il cui brano (Il Diluvio Universale) è risultato purtroppo un po’ piatto, e gli Zero Assoluto con Di Me e di Te, che però ricordavamo capaci di comporre ritornelli decisamente più orecchiabili.
E dopo che Nino Frassica ha fatto la figura del gigante e il cuoco Antonino Cannavacciuolo ha portato un po’ di MasterChef a Sanremo 2016 (ma non se ne sentiva proprio il bisogno), Carlo Conti alle 00:47 ha finalmente comunicato la classifica parziale della serata: primi 6, e quindi abbastanza al sicuro in vista della finale, sono Clementino, Annalisa, Valerio Scanu, Francesca Michielin, Elio e le storie tese e Patty Pravo, mentre i 4 pericolanti sono Zero Assoluto, Dolcenera, Neffa e Alessio Bernabei.
Appuntamento a giovedì 11 febbraio per la terza serata dedicata alle cover!
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