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A Sanremo 2017, in gara, c’è anche Ermal Meta con ‘Vietato morire’: il cantautore di origine albanese, da molti anni in Italia, ha raccontato ai microfoni di Nanopress della sua seconda partecipazione al Festival, visto che l’anno scorso ha preso parte alla 66esima edizione nella sezione Giovani. A Sanremo 2017 Ermal Meta ha ritrovato il collega Francesco Gabbani, anche lui passato di categoria. Nell’intervista a Ermal Meta di Nanopress, il cantautore ha raccontato i retroscena della scrittura di ‘Vietato morire’ e qualche dettaglio su questa avventura sanremese.
Ermal Meta a Sanremo 2017 ha debuttato nella prima serata di esibizioni, cantando come ultimo concorrente in gara: ciononostante, come ha spiegato ai microfoni di Nanopress nell’intervista realizzata dai nostri inviati, il cantautore era molto tranquillo: ‘Credo che sia andata molto bene. Sono molto soddisfatto anche se ero l’ultimo e ho cercato di mantenere viva l’attenzione’ ha detto Ermal Meta a Nanopress.
Secondo il giovane cantante e autore, che ha collaborato con molti cantanti come Emma, Francesco Renga, Patty Pravo, Chiara, Marco Mengoni, Francesca Michielin, ‘Il lavoro di autore non è mai separato da quello di cantautore’ ha spiegato, mettendo subito in chiaro che non c’è molta differenza tra lo scrivere per sé e lo scrivere per altri. ‘Ho fatto dischi con varie band e ho scritto anche canzoni per altri’ ha chiarito Ermal Meta.
Di fronte alla osservazione di Nanopress, che ha riconosciuto come ‘Vietato morire’ abbia un testo molto duro e attuale che parla di violenza contro le donne, Ermal Meta ci ha tenuto a specificare: ‘Parla di disobbedienza’ ha spiegato il cantautore. ‘Imparare a disobbedire è secondo me il primo passo verso la serenità, le piccole felicità. La vita è nostra e nessuno può comandarla’ ha concluso.
‘Vietato morire’, sostiene Ermal Meta, nasce ‘dall’esigenza di lanciare un messaggio. Non te lo so spiegare come nasce una canzone, è come nasce un amore, boh…’ ha poi aggiunto lievemente imbarazzato.
Come cover nella terza serata del Festival, Ermal Meta canterà ‘Amara terra mia’ di Domenico Modugno. ‘Ho scelto questa canzone perché mi piace molto, è una grande canzone. La voglio dedicare a chi soffre sulla propria terra e a chi soffre dovendola lasciare’ ha spiegato il cantautore. ‘Credo che sia la canzone giusta per i tempi’ ha poi aggiunto di buon grado Ermal Meta. ‘Modugno era avanti anche all’epoca’ ha chiosato il cantautore, tanto da rivelare che per lui la canzone che rappresenta Sanremo è indubbiamente ‘Nel blu dipinto di blu’.
Pronostici su Sanremo 2017 Ermal Meta non ne fa, spera solo di far bene il suo e per il resto si vedrà.