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A Sanremo 2017, la quarta serata del Festival si è animata con un omaggio a Giorgio Moroder: il tributo al grande compositore italiano, indissolubilmente legato all’esplosione della disco music anni Settanta e inventore di sonorità che ancora oggi stupiscono, si è tenuto con l‘Orchestra di Sanremo diretta da Davide Rossi e la partecipazione della cantante Karen Harding nell’esecuzione di un medley dei maggiori successi firmati da Moroder, da Donna Summer ai Blondie. Al Presidente della Giuria di esperti del 67esimo Festival di Sanremo Giorgio Moroder è stato conferito anche un premio per i 55 anni di carriera.
Nella penultima serata del Festival di Sanremo 2017, è andato in scena in apertura l’omaggio a Giorgio Moroder, quest’anno presidente della giuria di esperti, che ha assistito direttamente al momento a lui dedicato. Il medley dei suoi maggiori successi, che comprendono pezzi scritti con e per i migliori gruppi e cantanti dagli anni Settanta ad oggi, ha incantato il pubblico del Teatro Ariston che ha partecipato attivamente: un inizio con ‘Take My Breath Away’ dei Berlin, scritta per Top Gun, poi ovviamente ‘Call me’ dei Blondie, ‘What a Feeling’ dalla colonna sonora di Flashdance.. una serie di successi da lui scritti e prodotti, ricantati dalla giovanissima Karen Harding che ha cantato con lui anche sul nuovo singolo.
Giorgio Moroder stesso è apparso commosso dalla performance dell’Orchestra di Sanremo 2017 diretta da Davide Rossi , anche se molto impegnato a ‘dirigere’ tra il pubblico: lo abbiamo visto indicare col ditino sul ritornello di ‘Call me’, come ad incitare la cantante a dare di più.
Linus ha consegnato il premio spendendo due parole sul ruolo importantissimo di Giorgio Moroder: ‘Prima gli ho detto: Giorgio, io i tuoi dischi li ho suonati in vinile appena usciti’ ha commentato il direttore di Radio Deejay, per ricordati i tempi andati.
Accettando il premio, Giorgio Moroder ha detto: ‘Sono molto onorato, io seguivo Sanremo quando ero giovane negli anni Cinquanta-Sessanta’ ha aggiunto di buon grado, facendo sorridere il pubblico. ‘Poi mi sono perso un po’, mi sono trasferito in America e lo seguivo in America, sui giornali. Adesso vengo qui in vacanza’ ha spiegato il compositore stringendo il pesantissimo premio. ‘Sono contentissimo, sono sorpreso, la qualità dei cantanti e gli arrangiamenti, il pubblico enorme… Bellissimo, buonissimo!’ ha concluso Giorgio Moroder accettando il premio della città di Sanremo.
A Sanremo 2017, Giorgio Moroder è presidente della giuria di esperti che contribuirà alla selezione finale del vincitore della 67esima edizione della kermesse, sommando i voti con quelli del televoto, della giuria demoscopica e della Sala stampa del Palafiori. Grandi polemiche sono state sollevate nei giorni precedenti al Festival per la presenza in giuria della youtuber Greta Menchi, a detta di molti non così competente per poter giudicare i concorrenti in gara a Sanremo 2017 a fianco a colleghi del calibro di Giorgio Moroder, Andrea Morricone, Rita Pavone e Linus.
Giovanni Giorgio Moroder (‘ma tutti mi chiamano Giorgio’, come spiega in una famosa canzone-tributo scritta per lui dai Daft Punk e intitolata ‘Giorgio by Moroder’) è un compositore, produttore e DJ italiano. Classe 1940, è considerato uno dei musicisti più innovativi e influenti nell’ambito della musica elettronica, nonché l’inventore del suono pulsante della disco music.
Nella sua lunghissima carriera, cominciata già nei primi anni Sessanta come chitarrista in giro per l’europa, Giorgio Moroder ha vinto un Grammy Awards e tre Oscar: nel 1979 per la colonna sonora di Fuga di mezzanotte, nel 1984 per la Miglior canzone della colonna sonora di Flashdance (‘What a feeling’ cantata da Irene Cara) e nel 1987 per la canzone “Take My Breath Away” del film Top Gun con Tom Cruise, cantata dai Berlin.
Tra le colonne sonore scritte da Giorgio Moroder figurano anche La storia infinita, American Gigolò e Scarface. Numerosissime le sue collaborazioni con gli artisti più celebri delle varie epoche musicali da lui attraversate: tra i tanti figurano Blondie, David Bowie, Adriano Celentano, Britney Spears, Elton John e Freddie Mercury. Sua è anche la canzone ‘Un’estate italiana’, inno dei Mondiali di Italia 90, con testo italiano composto da Gianna Nannini e Edoardo Bennato.
Il sodalizio artistico a cui è rimasto indubbiamente più legato nell’immaginario collettivo è quello con Donna Summer, la cantante americana scomparsa nel 2012, per la quale Giorgio Moroder ha composto e prodotto alcuni dei brani più celebri del suo repertorio e della storia della musica come ‘Love to Love You Baby’ e ‘I Feel Love’ che, a detta di Brian Eno e David Bowie che incrociarono Moroder in studio durante le registrazioni, aveva il ‘suono del futuro’. Era esplosa la dance.
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