Festival di Sanremo 2018: la prima serata live su NanoPress

Il trio Baglioni-Hunziker-Favino snocciola i risultati della giuria demoscopica. Applausi. Sipario.

Le Vibrazioni cantano “Così sbagliato”. Probabilmente il titolo è riferito alla reunion della band. Per fortuna che se lo dicono da soli. E niente, il miglior commento possibile è questo:
[twitter code=”https://twitter.com/NyagaraB/status/961024563218911232″]

Con Enzo Avitabile e Peppe Servillo che cantano “Il coraggio di ogni giorno” abbiamo ascoltato 19 dei 20 campioni in gara. Ciò che non ci uccide ci rende più forti, no? No!

Anche Renzo Rubino non ce la fa più, e chiede di essere crocifisso sul palco dell’Ariston dopo aver cantato “Custodire”.

E’ l’una meno venti e mancano ancora tre cantanti. L’Italia è chiaramente un Paese masochista. Fra poco chiedo la sedazione profonda.

Il cast di “A casa tutto bene” di Gabriele Muccino canta “Bella senz’anima”

Rispetto per Nina Zilli che pianta lo sposo all’altare per correre a Sanremo a cantare “Senza appartenere” e senza nemmeno togliersi l’abito da sposa.

Roy Paci e Diodato, i nuovi Stanlio ed Ollio della musica italiana, portano la canzone “Adesso”, un brano vagamente ripetitivo.

Gianni Morandi duetta con Tommaso Paradiso di TheGiornalisti. L’unica soddisfazione è che Rovazzi sta rosicando.
Per qualcuno il livello si alza con loro: [twitter code=”https://twitter.com/FedePiper91/status/961014138410536960″]
Rivedi i duetti di Gianni Morandi a Sanremo.

E’ mezzanotte e il duetto Baglioni-Morandi si apre con una sviolinata: io sarei già in pigiama, ma the show must go on. Morandi agita una mano e con lo spostamento d’aria denuda le prime tre file dell’Ariston.

Volevo dire qualcosa di divertente sulla canzone di Red Canzian, ma questo tizio mi ha preceduto:
[twitter code=”https://twitter.com/tancredipalmeri/status/961006324103438336″]

La vicinanza con Baglioni, con i Decibel e con i frammenti dei Pooh hanno causato a Giovanni Caccamo un invecchiamento precoce. Come si vede dalla foto dall’ultima volta a Sanremo è invecchiato di 20 anni.
Dio ha qualcosa da aggiungere: [twitter code=”https://twitter.com/Dio/status/961006048227274752″]
[twitter code=”https://twitter.com/_the_jackal/status/961006790652645376″]

La gif dell’inchino di Beppe Vessicchio è la cosa migliore che vedrete oggi. E anche domani.
[twitter code=”https://twitter.com/SanremoRai/status/960973683987755008″]

Vestito come il Mago Otelma Elio dà il suo “Arrivedorci” insieme alla sua band. Cala il sipario su una carriera strepitosa (ché però era già finita 20 anni fa ma nessuno aveva il coraggio di dirglielo).
Rivedi “Arrivedorci” di Elio e le Storie Tese”.

C’è Prostata per Te: ci pensano i Decibel, 180 anni in tre, ad alzare l’età media di questo Festival 2018 che fra Morandi, Baglioni e Pooh rischiava di essere troppo giovanilistico.

Noemi canta una canzone indimenticabile della quale al momento non ricordo il nome.

Momento piano bar con Michelle Hunziker che canta una canzone poco impegnativa mentre Favino e Baglioni gattonano.
Ci scherzano anche quelli del Festival: [twitter code=”https://twitter.com/SanremoRai/status/960997465074884608″]

Ricevo questo whatsapp da un’amica ed entro in confusione. Mi gira la testa e sudo. Quindi potete scordarvi le foto de Lo Stato Sociale e del duo Facchinetti & Fogli. Me le sono perse

Favino inizia a decantare delle poesie e smette un attimo prima di un suicidio di massa di studenti fuori corso di Lettere (vecchio ordinamento). Però poi attacca con un medley di vecchie glorie della canzone italiana. Rivedi Pierfrancesco Favino che canta a Sanremo.

Mario Biondi interpreta con la solita voce da piacione “Rivederti”. Per cui è indispensabile una foto con faccia da piacione. Eccola qui. Rivedi la canzone di Mario Biondi a Sanremo 2018.

Ermal Meta e Fabrizio Moro cantano “Non mi avete fatto niente”. Vorrei poter dire loro la stessa cosa, ma soffro troppo.

Ornella Vanoni entra all’Ariston con Bungaro e Pacifico per cantare “Imparare ad amarsi”. Il che mi fa venire in mente che devo portare la moto dal gommista.

Baglioni e Fiorello duettano cantando “E tu”. Fiorello è un bravo imitatore, le loro voci sono quasi indistinguibili. Il che è inquietante. Laura Pausini malaticcia ascolta da un collegamento telefonico.

Max Gazzè partecipa per la quinta volta a Sanremo: se continuano a lasciarlo entrare è evidente che c’è una falla nella sicurezza. Sul palco canta “La Leggenda di Cristalda e Pizzomunno”. In questo post inserisco un suo primo piano: se lo stampate e lo incollate sul balcone dovreste riuscire a tenere lontani i piccioni.

Michelle Hinziker racconta entusiasta come “Sanremo 2018” sia entrato nei trend mondiali di Twitter. Dopo la mafia e il bunga bunga un altro motivo per dover chiedere scusa al mondo.

Momento geriatria: Baglioni non riesce a leggere chi dovrà cantare perché gli servono gli occhiali. Segue un piccolo sketch. I prossimi a cantare saranno The Kolors con “Frida (Mai, Mai Mai)”. La foto di Stash e The Kolors non ve la metto perché tanto era più bella quella che faceva “O o o oooo!”

Ron si presenta con la canzone di Lucio Dalla “Almeno Pensami”

Annalisa canta “Il mondo prima di te”.

Michelle Hunziker spiega il regolamento di Sanremo. Chi si fosse distratto per via della sua scollatura può rileggerlo qui: il regolamento di Sanremo 2018

Entra Pierfrancesco Favino. Senza il pentolone della pasta non l’avevo riconosciuto.

Il direttore artistico della 68esima edizione del Festival di Sanremo fa il suo (sobrio) ingresso all’Ariston: signore e signori, Renato Balestra… ehm no.. Claudio Baglioni!

Fiorello scalda il pubblico del Festival. E’ difficilissimo scrivere obbedendo a lui che dice “Su le mani… giù le mani”. Se ve lo siete perso, ecco l’intervento di Fiorello a Sanremo 2018.

Un disturbatore (vero o presunto) irrompe sul palco per rubare la scena a Fiorello.

Il presentatore del Prima Festival, Sergio Assisi, accenna l’ordine di apparizione dei Big, ma siccome è pigro ne snocciola solo tre o quattro. Ecco la lista completa, giusto per capire di che morte dobbiamo morire: Annalisa, Ron, The Kolors, Max Gazzè, Vanoni-Bungaro-Pacifico, Ermal Meta-Fabrizio Moro, Mario Biondi, Roby Facchinetti-Riccardo Fogli, Lo Stato Sociale, Noemi, Decibel, Elio e le storie tese, Giovanni Caccamo, Red Canzian, Luca Barbarossa, Diodato e Roy Paci, Nina Zilli, Renzo Rubino, Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Le Vibrazioni.