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Politica

Sanremo 2023, FdI attacca il Festival dopo il caso Fedez: “Killeraggio politico”

Fratelli d’Italia risponde duramente a Fedez e al suo “Giorgia legalizzala”, attaccando il Festival di Sanremo: “I responsabili si dimettano”.

Sanremo, Fedez e J-Ax – Nanopress.it

Nuovi vertici in Rai, dimissioni, killeraggio politico. Il partito di Giorgia Meloni grida allo scandalo dopo l’appello di Fedez e J-Ax della serata di ieri, quando i due cantanti al termine della loro esibizione hanno urlato, riferendosi al premier: “Giorgia legalizzala”. Lo show dei rapper diventa un caso politico. Il Partito Democratico cita il Minculpop.

Caso Fedez, dura risposta di Fratelli d’Italia: “Mai legale”

Durissime le risposte a Fedez e J-Ax nella mattinata di oggi, quelle arrivate dal partito di Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia dopo il “Legalizzala Giorgia” dei due rapper, e la foto strappata di Bignami, sul palco di Sanremo nella serata di ieri, hanno puntato il dito contro il Festiva e la Rai, gridando allo scandalo.

Come è stato possibile che un messaggio del genere sia stato divulgato dalla tv pubblica? E ancora, come si spiega l’approvazione di tale esibizione? Sono queste le domande che FdI hanno duramente rivolto alla Rai. Ma il rapporto tra Rai e Fedez non è certo idilliaco, soprattutto se considerato il precedente del Concerto del primo maggio, quando il cantante milanese accusò la Tv di censura nei suoi confronti.

Dunque, Alfredo Antoniozzi di FdI ha parlato a nome del partito affermando che “Mai” la cannabis verrà legalizzata. “Il nostro governo non legalizzerà mai la cannabis e nessun tipo di droga. Riteniamo che la cannabis sia una droga a tutti gli effetti e che possa provocare seri problemi a chi la consuma”. 

Manlio Messina ha parlato di killeraggio politico, e di doppiopesismo da parte della Rai, mentre chiede che si indaghi sui vertici della Tv che hanno permesso tutto questo. Focus anche sulla foto strappata di Bignami vestito da Adolf Hitler, che ha generato altri malumori all’intero di FdI. Chiama addirittura alle dimissioni da parte di chi ha approvato tali esibizioni invece Elisabetta Gardini.

Reazioni che al Pd hanno fatto venire in mente il Minclupop. E’ stata Simona Malpezzi a citare il ministero della cultura popolare in periodo fascista, che curava la propaganda. “È paradossale la richiesta di dimissioni da parte di FdI dei dirigenti Rai responsabili dell’esibizione di Fedez: sul palco non ha detto o mostrato nulla che già non fosse pubblico e risaputo. FdI intende governare limitando la libertà di espressione? Tira aria di Minculpop“.

Cannabis legale, chiusura totale di FdI

Oltre alla richiesta goliardica fine a se stessa di due rapper su un palco durante un’esibizione musicale, la provocazione di Fedez e J-Ax ha fatto emergere tutta la chiusura del partito di Giorgia Meloni.

Una chiusura totale nei confronti della cannabis, una sorta di spauracchio, un tabù così forte che è bastato l’input di Fedez a fare emergere la quasi paranoia sul tema. Occhi e orecchie tappate. “Mai” sarà legalizzata la cannabis, riferiscono da FdI. Ma quanto costa quel “mai”? Potrebbe costare nella lotta alla criminalità, innanzitutto; perché pare che il bersaglio sia proprio la cannabis, piuttosto che la droga.

Fedez e J-Ax a Sanremo 2023 – Nanopress.it

Si, perché rimanendo in ambito droghe, sull’alcol (definito una droga dall’Oms) sia FdI che Lega in Europa sono stati tra i partiti più attivi per impedire che venissero poste sulle bottiglie di alcolici le etichette con le informazioni dei danni per il consumatore.

Sicuri che le mafie si sconfiggano con l’autorità e con il pugno di ferro, manca lungimiranza secondo l’opposizione al partito di Meloni. Le repliche feroci di questa mattina da parte del gruppo della premier hanno evidenziato tutta l’insofferenza sul tema.

Inoltre secondo Antoniozzi: “Non regge il discorso della sottrazione di un business alle mafie, perché sono attive soprattutto nel mercato della cocaina e perché perché le organizzazioni criminali sarebbero pronte ad abbassare i prezzi in qualsiasi momento“.

Antonio Meli

Classe 1993, laureato in comunicazione e lingue, e in giornalismo, tra Siena e Roma. Appassionato di cinema, musica, storia e spettacolo. Mi piace scrivere e criticare.

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