Mahmood vince al 69esimo Festival di Sanremo con il brano “Soldi” e innesca un vespaio di polemiche: l’Italia si ritrova divisa fra chi esercitando razzismo più o meno velato vede nella vittoria del giovane, italiano di nascita con mamma sarda e papà egiziano, un affronto alla purezza della razza, fra chi (da sinistra) ne approfitta per esaltare Mahmood come paradigma di integrazione e fra chi (a destra) fa notare che il ragazzo non è giunto in Italia col barcone e che quindi non rappresenta un problema di ordine pubblico.
Anche il vicepremier Luigi Di Maio si innesca nella polemica: per Di Maio il festival nazionalpopolare per definizione deve decretare il suo vincitore esclusivamente tramite il voto popolare.
Dalla sua pagina Facebook il vicepremier attacca gli esperti che, con il voto della giuria, hanno ribaltato il televoto che vedeva in testa il cantante Ultimo: “Vedo che c’è un gran dibattito sul vincitore di Sanremo perché la giuria, composta da critici musicali del “calibro” di Beppe Severgnini, e la sala stampa hanno totalmente ribaltato il risultato del televoto. Non ha vinto quello che voleva la maggioranza dei votanti da casa, ma quello che voleva la minoranza della giuria, composta in gran parte da giornalisti e radical chic. E qual è la novità? Questi sono quelli sempre più distanti dal sentire popolare e lo hanno dimostrato anche nell’occasione di Sanremo”. Faccio i miei complimenti a Mahmood, a Ultimo e a tutti gli altri. E ringrazio Sanremo perché quest’anno ha fatto conoscere a milioni di italiani la distanza abissale che c’è tra popolo ed “élite”. Tra le sensibilità dei cittadini comuni e quelle dei radical chic.
Di Maio ha la soluzione in tasca: “Per l’anno prossimo, magari, il vincitore si potrebbe far scegliere solo col televoto, visto che agli italiani costa 51 centesimi facciamolo contare!”
Di Maio avrebbe sperato nella vittoria di qualcun altro: “La canzone che più mi piace di Sanremo è questa e ho sperato che vincesse. Non sono mai stato fan di Cristicchi, ma questa canzone la sto ascoltando all’infinito su Spotify. Mi piace davvero tanto”.
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