Santo Stefano in Aspromonte è un piccolo comune in provincia di Reggio Calabria, caratteristico per la sua conformazione fisica e la natura geologica del terreno.
Panorami mozzafiato, dalle Eolie all’Etna, in mezzo a faggete stupende, accompagnano chiunque decida di conoscere questa piccola, ma incantevole realtà.
La storia di Santo Stefano in Aspromonte
L’origine di Santo Stefano in Aspromonte viene collocata nel primo Medioevo, anche se parrebbe avere genesi ancora più antica. Il nome stephanos, dal latino corona, ne descrive la natura militarmente strategica a difesa delle forze romane, il che collocherebbe le sue origini già in epoca romana. Il nome aspros invece, dal greco bianco, per indicare il cucuzzolo bianco caratteristico di questo piccolo monte. Con l’arrivo dei bizantini, prese il via l’esodo dei profughi dalle coste siciliane e calabresi, che si rifugiarono sui monti dell’Aspromonte per sfuggire ai pirati.
A dare fervore allo sviluppo di Santo Stefano in Aspromonte è stata certamente la costruzione del monastero basiliano di San Giovanni in Castaneto, dal 1100.
Nella piazza principale del paese, che prende il nome di Domenico Romeo, che qui nacque, è stato installato nel 2004 un monumento che rappresenta la bandiera italiana. Il 29 agosto 1847 su questa stessa piazza Domenico Romeo sventolò per la prima volta nel sud Italia il Tricolore italiano, quale simbolo di unità nazionale. Santo Stefano in Aspromonte, che conta poco più di mille abitanti, 1250 per l’esattezza, sorge sul versante tirrenico di Reggio Calabria.
Sciare in mezzo agli alberi guardando il mare
Il comprensorio sciistico si snoda su 8 chilometri diviso in 5 piste da sci e 5 rispettive seggiovie. La particolarità di questa terra è che, a differenza dell’Etna, a Santo Stefano in Aspromonte si scia in mezzo agli alberi, la natura geologica del terreno è una natura alpina. I geologi hanno ipotizzato, studiando la conformazione del territorio, che la montagna si sia staccata dalle Alpi liguri e si sia pian piano annessa all’Appennino.
A quota 1310 metri vi è la stazione turistica invernale ed estiva di Gambarie, frazione del Comune di Santo Stefano, che è la località turistica più conosciuta. Panorami mozzafiato, dalle Eolie all’Etna, in mezzo a faggete stupende, accompagnano chiunque decida di conoscere questa piccola ma incantevole realtà.
A Gambarie ed in Aspromonte esiste una vera e propria rete di sentieri, presente da oltre 40 anni. Con l’avvento del Parco Nazionale dell’Aspromonte e vari aggiornamenti della rete sentieristica, la situazione è nel tempo cambiata. Si tratta ovviamente di sentieri naturali, per cui soggetti agli andamenti del tempo e delle stagioni, che vanno quindi approcciati con le giuste cautele e sempre verificandone la effettiva percorribilità in base al periodo.
Come lo stesso sindaco di Santo Stefano in Aspromonte – Francesco Malara – ci ha raccontato, il turismo estivo e invernale resta uno dei punti focali di questo piccolo gioiellino incastonato nella natura. Il flusso dei visitatori è sempre in progressiva crescita e il lavoro dell’amministrazione comunale mira a garantire sempre migliori e più efficienti servizi. Santo Stefano in Aspromonte è già dotato di percorsi bike, percorsi trekking, strutture ricettive e alberghi ma l’obiettivo è quello di equiparare domanda e offerta.
Quando nel 2019 la nazionale italiana di sci ha visitato il posto, è rimasta talmente incantata dalla sua bellezza, che il tempo per gli allenamenti ha lasciato più spazio a quello per le foto. Siamo certi che chiunque decida di visitare Santo Stefano in Aspromonte – che sia estate o inverno – resterà incantato dalla sua fervente bellezza.