Ecco qual è l’animale dal quale si produce la bresaola, quest’insaccato amatissimo in Italia. Nessuno se lo aspettava.
Vi sveliamo qual è l’origine della bresaola e soprattutto qual è l’animale dal quale si produce questo delizioso insaccato di origine italiana.
La bresaola è un insaccato originario del nostro Paese e in particolare della zona centrale delle Alpi. Si produce secondo una ricetta tradizionale, che prevede il condimento della carne con il sale e con altri aromi e in seguito l’essiccazione. Questo periodo dura vari mesi.
Questo salume si consuma poi in fette davvero sottili, sulle quali in genere si spruzza del limone. Si consuma in vari aperitivi e in spuntini, ma si può consumare anche nei pasti principali e in piatti più elaborati.
L’insaccato in questione veniva preparato già in tempi antichi. Nell’800, ad esempio, si utilizzava questo metodo di preparazione per far durare di più il prodotto, la cui produzione era isolata all’ambito familiare.
Soltanto in seguito, quando si cominciò a esportare il prodotto che arrivò fino alla Svizzera, l’insaccato assunse le caratteristiche di prodotto tradizionale italiano.
Con il tempo, da una tecnica di preparazione più spartana si è passati a una più raffinata, con l’obiettivo di ottenere un prodotto più dolce e morbido.
Tra le bresaole più conosciute troviamo quella della Valtellina, che si produce nella città di Sondrio, in Lombardia. Si tratta di un prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta) per il quale si utilizzano solamente cinque tagli muscolari, che si ritiene siano quelli più pregiati.
Moltissimi italiani consumano la bresaola non soltanto per il suo sapore unico, ma anche perché è un insaccato povero di grassi e ricco di proteine, di ferro, di zinco, di vitamine e di sali minerali.
Ma da quale animale si produce la bresaola? In tanti la consumano e se lo sono sempre chiesti. Ecco che ve lo sveliamo di seguito.
La bresaola è un insaccato di carne rossa, che viene prodotto direttamente dal manzo e in particolare da quelle razze di manzo europee come, ad esempio, la charolaise e la limousine.
L’insaccato in questione, talvolta, si produce anche da un bovino che si trova in sud -America e da uno che vive nelle zone tropicali, lo zebù.
La bresaola si produce utilizzando dei manzi che devono avere precise caratteristiche: devono essere magri e muscolosi, proprio perché l’insaccato deve essere privo di punti di grasso.
Di solito, si utilizza l’anca per produrlo, ma anche altre parti come la sottofesa o il magatello. In Valtellina, quest’insaccato di produce selezionando e rifilando i tagli di vitello, che vanno poi salati per più di 10 giorni e infine stagionati a una temperatura compresa tra i 12 e i 18 gradi.
La stagionatura in questione avviene dopo che la carne è stata insaccata in un budello che può essere sia naturale che artificiale. Dovete sapere che il processo di polimerizzazione, che include anche il tempo di asciugatura, dura tra le quattro e le otto settimane.
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