Sapienza, scontri tra Polizia e collettivo degli studenti

Scontri e tensione questa mattina all’Università La Sapienza di Roma presso la facoltà di scienze politiche durante la conferenza sul capitalismo buono organizzata da azione universitaria. Secondo quanto affermato dagli studenti doveva essere un presidio pacifico per rivendicare le loro idee.

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La Sapienza-Nanopress.it

Invitati al convegno il giornalista Daniele Capezzone e il deputato del partito Fratelli d’Italia, Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale dal 2017.

La protesta alla Sapienza di Roma

Secondo le prime dichiarazioni questa mattina ci sarebbero stati dei violenti attacchi da parte degli agenti contro studenti privi di armi e a volto scoperto, riportando alcuni di loro delle contusioni sia nella testa ma anche nelle braccia e nelle gambe.

Gli studenti del comitato auto-organizzato di Scienze Politiche hanno fatto sapere che il loro voleva essere un presidio pacifico e rappresentare la controparte in risposta al convegno:

“in seguito alla richiesta di appendere un semplice striscione, la polizia ha avuto solo i manganelli come risposta”.

Queste le parole di un gruppo di studenti che questa mattina si sono radunati davanti la sede della conferenza e che hanno denunciato gli attacchi della polizia che hanno chiuso l’entrata principale, bloccando l’accesso.

La risposta delle forze dell’ordine

Non sono ancora chiare le dinamiche di quanto successo questa mattina presso l’Università Sapienza di Roma:

“L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente”.

Queste le parole di Antonella Polimenti, rettrice dell’Ateneo la quale condanna qualsiasi forma di violenza e reputa un diritto di tutti esprimere liberamente i propri ideali rispettando al contempo quelle altrui.

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Scontri-Nanopress.it

Gli studenti parlano di una violenza gratuita da parte degli agenti della polizia in tenuta anti sommossa; dalla questura, invece, hanno dichiarato che i collettivi del movimento anti fascista hanno cercato di fare irruzione al convegno e gli uomini della polizia hanno semplicemente invitato loro a non avanzare; a partire da quel momento sono iniziati gli scontri, con colpi di manganello in cui sono rimasti feriti alcuni ragazzi, riportando diverse contusioni alla testa, alle mani e alle gambe.

Il grido degli studenti

I membri del Fronte della gioventù comunista si mostrano amareggiati per l’atteggiamento che questa mattina l’università ha mostrato. La presenza di uno schieramento di uomini della polizia per sbarrare gli ingressi lo definiscono un atteggiamento vergognoso.

Gli studenti denunciano una università con rette da pagare sempre più alte, che non agevola le fasce più basse e denunciano l’assenza di spazi comuni.

I ragazzi del collettivo antifascista hanno protestato fino ad arrivare sotto il rettorato, definendo La Sapienza una università che organizza convegni con esponenti politici a favore di un governo pro vita e anti aborto.

 

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