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Economia

Saranno invidiate queste categorie che avranno la pensione dall’INPS 11 anni prima

Tanta invidia e proprio per queste categorie che potranno ricevere la pensione dall’INPS 11 anni prima. Ecco perché e quali sono i requisiti necessari per poterla davvero avere tra le proprie mani. Tutto quello che c’è da sapere proprio in questo articolo.

Pensione in anticipo – Nanopress.it

Molti lavoratori attendono il momento della pensione con grande ansia e affanno in quanto tale momento rappresenta la fine di una serie di fatiche fisiche e psicologiche. Una fetta di lavoratori potrà godere di un grosso anticipo della pensione finendo di lavorare addirittura 11 anni prima. Cerchiamo di saperne di più e proprio qui di seguito.

La pensione 11 anni prima

Molti lavoratori attendono il momento per poter andare in pensione in quanto il mondo del lavoro, con le proprie esigenze e aspettative, spesso è fonte di stanchezza sotto vari aspetti della propria vita. Ecco perché poi non si vede l’ora di avere in mane i propri soldi e smettere così di lavorare.

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Insomma il lavoro arricchisce e riesce a definirci come persone ma, allo stesso tempo, è anche fonte di stanchezza soprattutto dopo una certa.

Una buona notizia che forse alcuni lavoratori già conosceranno è che per molti di loro sono previsti dei trattamenti previdenziali specifici che permetteranno di andar prima in pensione e non di poo.

Si parla, infatti, di circa 11 anni prima dell’età prevista, quindi a 56 o a 61 anni rispetto all’età prevista, ossia 67 o 71 anni. Ovviamente tale trattamento non è previsto per tutti i lavoratori infatti bisognerà possedere tre requisiti necessari. Di cosa parliamo? Nel prossimo articolo se ne parlerà e si mostrerà proprio la procedura con cui richiedere tale trattamento e i requisiti da possedere.

La pensione 11 anni prima: per chi è possibile?

Il sogno di molti lavoratori è proprio quello di andare prima in pensione anche perché, per molti, il lavoro è fonte di malessere e stanchezza.

È sicuramente vero che il lavoro nobilita l’uomo, ma bisogna anche fare una considerazione essenziale ossia il tipo di lavoro che si svolge; per chi lavora in modo soprattutto manuale e fisico, infatti, aspettare di avere 71 anni di età per andare in pensione è davvero faticoso. Il corpo di molti, infatti, risente del passare del tempo e quindi anche il lavoro subisce dei cambiamenti; inevitabilmente sono tanti gli “acciacchi” di cui risentono le persone che hanno sempre lavorato fisicamente e che hanno usato e sforzato il proprio corpo per poter svolgere le proprie mansioni lavorative.

In questo caso, ovviamente, poter avere uno sconto sull’età pensionabile è una strada percorribile e desiderata.

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Il sistema pensionistico ha cercato di venir incontro a molti di questi lavoratori. Infatti una parte di essi potranno godere di un sistema vantaggioso che porterà loro ad andare in pensione circa 10 anni prima. Quali sono i lavoratori interessati da questo sistema?

Prima di tutto i lavoratori che potranno godere della misura anticipata sono quelli che hanno lavorato unicamente nel settore privato. Tale sistema, quindi, non può essere applicato a chi ha svolto o svolge un lavoro nel settore pubblico.

Altro requisito necessario per poter godere dell’agevolazione riguarda proprio lo stato di invalidità. Non potrà richiedere la misura agevolata, infatti, chi gode di buona salute e chi non ha un’invalidità di qualsiasi tipo. Inoltre l’invalidità deve essere certificata all’80% e quindi non saranno accolte tutte le altre tipologie di invalidità meno gravi e meno impattanti per il lavoratore.

Solo in questi due casi, e quindi con questi due requisiti necessari, si potrà richiedere questa misura agevolata e si potrà ovviamente accedere alla misura. Possiamo quindi definirla come una pensione anticipata ma di invalidità perché appunto riguarda solo i lavoratori che hanno un’invalidità certificata e riconosciuta.

Quali sono gli altri requisiti necessari?

Ovviamente ci sono anche altri requisiti che bisogna avere per poter accedere a tale misura.

Quindi, oltre al fatto di essere lavoratori del settore privato e avere una certificazione di invalidità, bisognerà anche avere un’età minima. Rientrano in tale misura, gli uomini lavoratori che hanno compiuto 61 anni di età e le donne lavoratrici che hanno compiuto 56 anni di età.

Molti penseranno che sono soltanto questi i vincoli e i requisiti da possedere per avere accesso a tale misura ma non è così.

L’altro vincolo riguarda proprio gli anni di contributi che si possiedono al momento della richiesta dell’agevolazione. I lavoratori, sia maschi sia donne, dovranno possedere almeno 20 anni di contributi.

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Quindi, effettivamente, i requisiti sono diversi ma possono essere sintetizzati in tre requisiti necessari.

Parliamo della presenza di invalidità, gli anni di età compiuti e gli anni di contributi versati. Non si tratta di requisiti troppo escludenti in quanto dobbiamo ricordare che si tratta di una pensione anticipata di invalidità.

Inoltre la nota positiva è che la quota di pensione che verrà elargita ai lavoratori interessati non sarà inferiore a quella che si sarebbe ottenuta al raggiungimento dell’età pensionabile. Ovviamente potrà essere inferiore nel caso in cui gli anni di contributi saranno in numero minore in quanto, come ben sappiamo, il sistema pensionistico italiano si basa su un sistema contributivo che quindi è strettamente legato alla quota di contributi versati durante il proprio lavoro.

In ogni caso, però, si tratta di una misura essenziale e positiva per chi non riesce più a lavorare per via di un’invalidità impattante nella propria vita.

Riflessioni conclusive su questa bella notizia

Dunque sulla base di quello che si è detto sinora è chiaro che per accedere a tutto questo occorre avere dei precisi requisiti, dunque aver lavorato nel settore privato e non solo.

Occorre anche avere una certificazione di invalidità e un’età minima. Inoltre contano tanto anche i contributi che si sono versati negli anni. Ecco che se vi ritrovate in tutta la descrizione appena fatta, potete tranquillamente richiedere la pensione anticipata, ricordando che è pur sempre una pensione d’invalidità.

A prescindere da questo molto probabilmente molti di voi staranno invidiando queste persone che potranno così ricevere la pensione con ben 10 anni di anticipo.

Melania Di Pietrangelo

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