L’allarme di Save the Children: 13 milioni di bambini sono a rischio malnutrizione. Ecco il monito lanciato dall’organizzazione non governativa.
Save the Children comunica che ben 13 milioni di bambini sono a rischio malnutrizione in diverse zone del mondo. Tali dati giungono in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. La ONG, inoltre, ha avviato una raccolta fondi al fine di far fronte all’emergenza fame che riguarda tanti minori in tutto il globo, lanciando anche una petizione al fine di prevenire il rischio alimentare.
Tanti sono i fattori che hanno incrementato il rischio malnutrizione nel mondo per ben 13 milioni di bambini: la guerra in Ucraina, la pandemia di Coronavirus e i cambiamenti climatici stanno fomentando tale emergenza. Lo comunica Save the Children in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
La fame, dunque, raggiunge livelli elevati e più consistenti ed allarmanti di quelli registrati negli ultimi anni. In tutto il pianeta, infatti, ci sono delle nazioni che stanno soffrendo particolarmente la convergenza di queste problematiche di stampo sociale, politico e sanitario.
Per questi motivi, come sottolinea la ONG, il mondo sta attraversando un’emergenza alimentare molto importante, che definisce la più grave del 21esimo secolo. E, a pagarne il prezzo più alto, sono i bambini.
In totale, rischiano di cadere nella morsa della malnutrizione, in totale, 59 milioni di bambini.
Al fine di fronteggiare l’emergenza malnutrizione ed evitare che milioni di bambini, in futuro, possano soffrire di stenti, Save the Children ha proposto una campagna di raccolta fondi, denominata Emergenza fame, per aiutare i più piccoli del pianeta che vivono in condizioni di estrema difficoltà.
D’altronde, ogni anno un milione di bambini perde la vita proprio a causa della malnutrizione e, a causa della fame, muore una persona ogni quattro secondi. Numeri che fanno rabbrividire e per i quali bisogna agire in modo mirato e veloce, al fine di evitare morti per fame in tutto il mondo.
Come viene spiegato in una nota di Save the Children, bisogna intervenire subito, in paesi quali la Somalia, il Sud Sudan, lo Yemen, ma anche in Etiopia, Nigeria e Afghanistan, paesi maggiormente esposti all’emergenza fame.
Inoltre, è stata lanciata una petizione per chiedere al governo che andrà a formarsi investimenti per evitare che tali emergenze possano protrarsi e verificarsi ulteriormente in futuro, dando maggiore sicurezza alimentare alle comunità maggiormente esposte a tale rischio.
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