Potrebbe prospettarsi un maggio rovente anche per quest’anno, con ondate di caldo diffuse per via della bolla rovente dall’Africa. Ecco perché potrebbe accadere.
Negli ultimi anni, il mese di maggio è stato caratterizzato da caldo e temperature elevate, soprattutto verso la fine del mese. A quanto sembra, il mese di maggio 2023 potrebbe non fare differenza, perché l’arrivo di un ciclone dall’Africa potrebbe portare una vera e propria bomba di calore a maggio. Le temperature elevate ormai tipiche di questo mese sono legate al cambiamento climatico. Vediamo cosa possiamo aspettarci.
Le temperature anomale rilevate negli ultimi anni a maggio sono un importante sintomo del cambiamento climatico. In particolare, temperature così elevate sono legate allo spostamento anomalo dell’ITCZ in direzione nord, ovvero una bolla rovente dall’Africa Ma cos’è l’ITCZ?
Si tratta dell’acronimo di “Inter-Tropical Convergence Zone“, che in italiano significa “zona di convergenza intertropicale“. È una regione situata circa attorno all’equatore terrestre in cui i venti alisei provenienti dalle zone tropicali nord e sud convergono e si scontrano. A causa della convergenza dei venti, l’ITCZ è caratterizzata da una notevole instabilità atmosferica che si traduce in una forte attività di precipitazione.
In questa regione, infatti, l’aria calda e umida viene sollevata verso l’alto, si raffredda e forma nuvole che generano piogge torrenziali. L’ITCZ si sposta leggermente verso nord o verso sud dell’equatore a seconda delle stagioni, seguendo l’andamento del sole.
Questo movimento stagionale della zona di convergenza intertropicale influisce notevolmente sul clima delle regioni tropicali, determinando la stagione delle piogge e della siccità in molte parti del mondo.
Negli ultimi anni, l’ITCZ si è spostato verso nord a maggio a causa dei cambiamenti climatici globali. Questo spostamento comporta una maggiore esposizione alle radiazioni solari nella zona nord dell’emisfero, aumentando la temperatura e provocando ondate di calore in alcune regioni.
Anche il prossimo maggio, quindi, potrebbe essere caratterizzato da ondate di calore, sebbene sia presto per fare previsioni accurate. Tuttavia, è importante considerare che l’arrivo di un ciclone dall’Africa potrebbe portare una bomba di calore in alcune regioni, aggravando ulteriormente la situazione.
In questo caso, le temperature potrebbero superare facilmente i 30-35°C. Quali sono le conseguenze di temperature così elevate? Innanzitutto, le ondate di calore possono avere un impatto negativo sulla salute di molte persone, soprattutto quelle più fragili come i bambini, gli anziani e le persone con problemi di salute.
Inoltre, possono provocare incendi boschivi e danneggiare i raccolti, con conseguenze negative sull‘economia e sull’ambiente. Bisogna quindi prendere le dovute precauzioni per evitare spiacevoli incidenti e preservare la propria salute.
Ad esempio, è importante tenere sempre d’occhio le previsioni meteorologiche, bere molta acqua, evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata. E poi, è consigliabile indossare abiti leggeri e traspiranti, e assicurarsi di avere un riparo fresco in caso di necessità.
Ma quali sono le temperature che potremmo aspettarci a maggio? Vediamo la media dei picchi termici registrati negli ultimi anni a maggio. A Trento, il 20 maggio 2019 il termometro ha toccato 34,9°C, mentre lo stesso giorno a L’Aquila si registravano 30,7°C. A Cagliari, il 29 maggio 2012 c’erano 36,4 °C, contro i 33,3 °C di Venezia.
La statistica quindi parla chiaro, verso la fine di maggio potremmo dover dare il benvenuto alle prime ondate di caldo.
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