Ancora vittime nel Canale di Sicilia dove la nave Dattilo della Guardia Costiera ha recuperato i corpi di 10 migranti, morti a seguito del ribaltamento di un gommone carico di profughi che stava facendo rotta verso Augusta; 121 le persone tratte in salvo. Nelle ultime 24 ore i mezzi della Guardia Costiera hanno continuato a lavorare per soccorrere quasi mille persone, in viaggio verso le coste italiane dalla Libia e ora attese in diversi porti siciliani. Oltre alla Dattilo, sono impegnate una petroliera che sta portando 183 persone a Pozzallo, mentre altri 319 migranti sono stati tratti in salvo in una precedente operazione.
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In totale sono stati soccorsi 5 gommoni e 2 barconi carichi di persone provenienti presumibilmente dalla Siria, Palestina, Tunisia, Libia e area subsahariana: tra di loro ci sono oltre 30 bambini e più di 50 donne tra cui una incinta per la quale è stato chiesto l’intervento dei medici con un’evacuazione a bordo di una motovedetta classe 300 della guardia costiera di Lampedusa
La giornata di martedì ha visto sette operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera in una zona a circa 50 miglia a nord della Libia: 3 i mercantili dirottati, uno con 183 persone a bordo. La nave Fiorillo della Guardia Costiera ha salvato 319 migranti anche con l’aiuto di un’unità della Marina facente parte del programma Triton.