L’Italia alla prese con l’emergenza dovuta alla pandemia di Covid ha un altro problema da risolvere: gli sbarchi di immigrati. In discussione nei palazzi del governo c’è la proroga dello stato di emergenza per il coronavirus, e il Sud deve far fronte all’ulteriore crisi dovuta all’aumento del numero di migranti sbarcati nelle ultime ore: mille. Ottomila fino a metà luglio. Quello che preoccupa i governatori del sud è la presenza di migranti positivi al coronavirus. Il governo pensa a modifiche dei decreti sicurezza varati da Matteo Salvini e tuttora in vigore, ma la politica sull’immigrazione resta al momento, di fatto, appesa al palo.
Proteste in Calabria, Jole Santelli scrive a Conte
Forti proteste sono avvenute da parte della popolazione dopo gli ultimi sbarchi di migranti in Calabria, alcuni dei quali contagiati dal coronavirus. Dopo l’arrivo a Roccella Jonica di 70 profughi, 26 dei quali positivi al tampone, la presidente Jole Santelli ha scritto al premier Giuseppe Conte, dicendosi pronta a impedire nuovi sbarchi se la Regione non sarà tutelata dal punto di vista sanitario: “L’unica soluzione in grado di evitare pericoli per la salute della popolazione calabrese non può che essere quella di procedere alla requisizione di unità navali , da dislocare – sostiene Santelli -davanti alle coste della regione italiane maggiormente interessate dagli sbarchi. A bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e potrà essere assicurata, in caso di positività, l’effettuazione del periodo di quarantena obbligatoria”.
E conclude: “Voglio evitare un braccio di ferro con il Governo, ma ho l’obbligo di difendere i calabresi e chi ha scelto di passare in Calabria le proprie vacanze”. Il governo ha provato a rasserenare gli animi con i ministri Lamorgese e Boccia che hanno dichiarato che il Viminale sta studiando la proposta di navi ad hoc per l’isolamento dei migranti contagiati. Bisogna in tutti i modi evitare che i positivi abbiano contatti con i cittadini.
Sbarchi di migranti in Sicilia: 700 a Lampedusa
In Sicilia il governatore Nello Musumeci parla di una condizione “assolutamente insostenibile” in particolare a Lampedusa dove nelle ultime ore sono arrivati oltre 700 migranti. Sono partiti i trasferimenti dalla piccola isola, ma gli sbarchi proseguono e il governatore denuncia problemi sanitari, sociali ed economici che necessitano di “risposte immediate”.
Anche in questa estate il tema sbarchi alimenta le polemiche politiche, con l’opposizione che parla di “situazione fuori controllo”. Mariastella Gelmini (FI) attacca: “Nei giorni scorsi il governo ha lasciato trapelare la volontà politica di picconare e riscrivere i decreti sicurezza, ed ecco che sono ripresi, per la felicità di scafisti e mercanti di uomini, i viaggi della speranza”.
Matteo Salvini rincara la dose: “Il governo mette in pericolo l’Italia . L’unica cosa che il governo è riuscito a chiudere sono i corridoi umanitari che permettevano l’arrivo in Italia di veri profughi e in condizioni di sicurezza”. E insinua: “Non vorrei che il governo si fosse impegnato con l’Europa a trasformare l’Italia in un campo profughi in cambio di aiuti…”
Intanto martedì è fissata una nuova riunione al Viminale per discutere delle modifiche al dl Sicurezza firmato da Salvini sul quale nel frattempo è arrivato lo stop della Consulta. Lamorgese è pronta a presentare un testo base di revisione sul quale c’è l’accordo di maggioranza, vedremo cosa riusciranno a concludere.