Le prefetture italiane hanno ricevuto una circolare partita dal Viminale in cui si richiede l’immediata reperibilità di 6.500 posti per far fronte agli ultimi sbarchi di migranti sulle coste della Sicilia. E’ di nuovo emergenza immigrazione: i centri a disposizione per accogliere le persone che attraversano il Mediterraneo sono pieni, e purtroppo le partenze dal nord Africa continuano senza sosta, complice il bel tempo.
Numerose imbarcazioni di fortuna tentano ogni giorno di raggiungere la costa siciliana. I luoghi destinati all’accoglienza sono pieni e già ora servono subito, immediatamente, 6500 posti, e dato che la situazione è al collasso, la reperibilità deve avveire in ogni modo, anche con ”provvedimenti di occupazione d’urgenza e requisizione”, si legge nella circolare spedita dal Ministero degli Interni.
Le previsioni parlano di migliaia di persone pronte ad arrivare in Italia, i numeri già forniscono il quadro dell’emergenza con 120 sbarchi dall’inizio dell’anno che fino a ieri mattina hanno portato nel nostro Paese 18.260 persone. E non è finita, perché altre sedici richieste di aiuto sono giunte nelle ultime ore e con gli arrivi della notte gli stranieri potrebbero superare quota 20.000.
La situazione Regione per Regione
La circolare firmata dal prefetto Mario Morcone, direttore del Dipartimento Immigrazione, prevede che Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia e Campania mettano a disposizione 700 posti, 300 la Puglia, 250 il Lazio e le Marche mentre altri 1.500 vanno divisi nel resto d’Italia. La Lombardia ha già fatto sapere che ci sono problemi dovuti all’organizzazione dell’Expo, dal Veneto non arrivano risposte chiare nonostante il ministero dell’Interno abbia più volte evidenziato la necessità di avere una ”distribuzione sull’intero territorio anche per evitare problemi di ordine pubblico”.
In Sicilia e Calabria sono arrivati, in questi primi tre mesi e mezzo del 2015, rispettivamente 11.761 e 2.282 stranieri. Come accennato prima, nella circolare non si esclude la possibilità che i prefetti ricorrano a misure drastiche pur di reperire strutture disponibili. Perché, come viene specificato nel provvedimento trasmesso ieri, ”è indispensabile trovare soluzioni per una civile accoglienza ai gruppi di migranti e richiedenti asilo”.