L’Estate è teatro di sbarchi ed ogni sbarco è sinonimo di tragedia. Più di seicento persone sono state tratte in salvo al largo della Calabria ma, purtroppo, sul peschereccio alla deriva c’erano anche cinque corpi senza vita.
Il barcone intercettato in evidenti difficoltà a più di 124 miglia dalla Calabria. Un peschereccio malandato con 674 persone a bordo. Disperati in fuga da guerra e carestie. Molti dei quali, caduti in acqua, annaspavano quando sono arrivati i primi soccorsi.
Una nave mercantile e tre motovedette della Guardia Costiera, assieme alla Guardia di Finanza hanno soccorso e tratto in salvo, strappandoli al mare, i 674 profughi alcuni dei quali in balia delle onde. Trasferiti sulla nave Diciotti della Guardia Costiera hanno raggiunto le nostre coste.
Non c’è stato nulla da fare, invece, per 5 di loro già morti di stenti prima che il viaggio fosse concluso.
Il peschereccio era partito dalla Libia i migranti a bordo quasi tutti di nazionalità siriana ed egiziana. Tra di loro ci sono 30 minori non accompagnati. Appena tratti in salvo, una volta sulla terra ferma, si è provveduto subito alle loro condizioni. Sono stati rifocillati ed idratati.
Tutti trasferiti, poi, nei centri tra Calabria e Sicilia.
Si tratta di nuovo di una vera e propria emergenza. Questo, infatti, è solo uno dei tanti sbarchi già avvenuti in queste ore, soprattutto, a Lampedusa.
Si è iniziati con un gommone di due metri con 4 tunisini a bordo sbarcato sulle nostre coste. La Guardi di Finanza ha, poi, rinvenuto una imbarcazione di 13 metri con più di 130 persone a bordo. Nel giro di poche ore si sono susseguiti altri sbarchi, la maggior parte dei quali poteva finire in tragedia ma, per fortuna, tutti sono stati tratti in salvo e condotti nei centri di accoglienza i quali, però, sono già oltre i limiti di capienza.
Le nazionalità sono quelle dei territori martoriati in cerca di salvezza. Bengalesi, egiziani, pakistani, siriani donne e minori oltre che uomini, molti i minori non accompagnati.
Ore impegnative per la Guardia Costiera e per il Centro di Accoglienza di Lampedusa la cui capacità è di 350 posti tutti già abbondantemente occupati. E’ emergenza, quindi, si tratta di salvare le persone dal mare ed allo stesso tempo di provvedere poi alla loro sistemazione.
Le polemiche manco a dirlo non si sono fatte attendere. Con la campagna elettorale già iniziata in previsione del voto del 25 Settembre molte saranno le strumentalizzazioni, gli slogan e la propaganda. Non a caso Il Presidente Musumeci si augura che il prossimo Governo sappia affrontare la situazione con pugno fermo.
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