Vincenzo De Luca ancora contro gli sbarchi dei migranti in Campania. Il presidente della Regione avverte che ulteriori sbarchi non saranno accettati a Napoli e a Salerno.
Ancora polemiche intorno agli sbarchi in Campania. E’ stato il presidente di Regione De Luca ad intervenire sulla questione, dopo che nella giornata di ieri aveva provato a trattenere a bordo della Ong Ocean Viking 387 migranti, dopo la notizia della positività di 50 di loro. Il governatore avverte che non accetterà ulteriori sbarchi né a Napoli né a Salerno.
Se nella giornata di ieri era arrivata la richiesta di stop agli sbarchi, le autorità sembrano non aver accolto l’appello del governatore della Regione.
Vincenzo De Luca, dopo l’arrivo al porto di Salerno della Ocean Viking, era intervenuto tentando di predisporre un blocco allo sbarco dei 387 migranti a bordo.
La richiesta dopo la positività di 50 passeggeri a bordo, per il quale il presidente di Regione aveva chiesto la quarantena sulla stessa Ong. Quarantena fino alla messa in sicurezza, e sbarco vietato non prima di aver effettuato controlli sanitari.
Una richiesta ovviamente non accettata dalle autorità, che ha visto infine le quasi 400 persone in arrivo dalle coste della Sicilia e della Calabria scendere a terra regolarmente, come previsto.
Una volta a terra i migranti sono stati accolti dalla Protezione Civile, che dopo aver distribuito viveri e mascherine, li ha trasferiti nelle sedi per andare avanti con lo smistamento.
Ma De Luca non ha ancora mollato la presa, e anche se non risultano ulteriori sbarchi in Campania, avverte: “Non accetteremo sbarchi a Napoli e Salerno“.
Aveva parlato di focolaio, nella giornata di ieri, il presidente di Regione. Una parola ormai quasi scomparsa anche dai sistemi di contenimento della pandemia, tra aperture di concerti, eventi con migliaia di persone e restrizioni – come mascherine obbligatorie – praticamente assenti.
Vincenzo De Luca ha dunque continuato con la sua personale battaglia contro gli sbarchi nelle coste campane. Lo ha fatto sottolineando ancora la questione focolaio e augurandosi che una volta a terra i migranti abbiano potuto ricevere assistenza sanitaria.
Il governatore ha fatto presente che il comune di Salerno avrebbe preso in carico i bambini non accompagnati, non costringendoli sulla nave quarantena.
Una dinamica però ormai non più applicabile quella dell’isolamento sulle navi, come era solito nel 2020, quando i focolai sul territorio nazione si contavano sulla punta delle dita e la lotta di contenimento al virus era serrata.
Ed ecco perché in un contesto da 20, 30, 40mila casi al giorno in Italia (ieri 18 mila), la richiesta del presidente di Regione di trasformare la Ong in una nave quarantena non è stata accettata.
De Luca ha parlato di “vicenda sgradevole“, visto che secondo il governatore le istituzioni territoriali non sarebbero state avvisate dell’arrivo, rendendo l’operazione di fatto “clandestina“.
Nell’appello al ministro Lamorgese, De Luca conclude ponendo l’accento ancora sui contagi, sottolineando che l’accoglienza ai migranti è un dovere di solidarietà, ma che non vi è al contrario nessun obbligo nell’accettare contagi.
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