Sbatte la testa nel bus, torna a casa e muore: dottoressa a processo per diagnosi errata

Sbatte la testa nel bus, ritorna a casa e inizia a sentirsi male. La dottoressa che la visita elabora diagnosi errata.

Donna anziana allettata
Donna anziana allettata – Nanopress.it

Rossana Cantarini, la dottoressa che visitò un’anziana signora che sbattette la testa mentre era sull’autobus, è stata incriminata per omicidio colposo.

La guardia medica elaborò una diagnosi errata circa i sintomi riscontati nella donna, causati da un trauma cranico, come una patologia generata da un’infezione batterica o virale contratta sul mezzo pubblico. Di conseguenza, non fu ricoverata e morì poco dopo.

Sbatte la testa sul bus, torna a casa e muore: dottoressa a processo per diagnosi errata

Anna Rita Fioravanti sbatté la testa a seguito di una brusca frenata all’interno di un autobus a Roma, andando poi incontro al decesso, a causa del trauma cranico subito.

dottoressa
Dottoressa – Nanopress.it

La donna di 84 anni manifestò brividi e sonnolenza, sintomi che, però, la dottoressa collegò ad un’infezione da virus “facile da contrarre” sui mezzi pubblici.

Tuttavia, si è trattata di una valutazione errata.

Predisposto il rinvio a giudizio per la dottoressa, con l’accusa di omicidio colposo dovuto al mancato ricovero della donna.

I sintomi dopo l’incidente sul mezzo pubblico

Il 30 novembre 2020, i figli della signora notarono che la madre aveva mal di testa e brividi dopo essere scesa dall’autobus della linea 20 Anagnina-Cambellotti.

Chiamarono il servizio della guardia medica e in risposta alla richiesta di aiuto arrivò la Dottoressa Rossana Cantarini.

Il medico spiegò ai familiari che i sintomi erano causati da infezione virale o batterica “apparentemente dovuta all’utilizzo dei trasporti pubblici”, come affermato nell’imputazione.

Anziana sbatte la testa nel bus
Mani di un’anziana – photo: pixabay

Secondo il pm Vincenzo Barba, se la signora fosse giunta in ospedale in tempo, si sarebbe potuta salvare. Purtroppo, per la donna non c’era più niente da fare e così, poco dopo l’incidente, è spirata. Nessuna imputazione per l’azienda ATAC e il conducente che ha effettuato la brusca frenata.

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