Sbuca fuori dal Mediterraneo una specie “aliena”: ecco cosa sta succedendo nelle nostre acque.
Sbuca fuori dal Mediterraneo qualcosa di incredibile. Ecco la specie marina, comparsa d’improvviso nelle acque.
Si parla spesso di scoperte marine che destano preoccupazione o stupore in chi legge i risultati di studi che portano via, talvolta, tanto tempo e risorse innumerevoli, a studiosi e scienziati che mettono a disposizione della collettività il loro sapere, la scoperta, lo studio e la salvaguardia della biodiversità.
Più volte abbiamo letto di rare specie marine rinvenute sui fondali, sugli scogli o addirittura sulle spiagge da inconsapevoli passanti. Nella maggior parte dei casi si è trattato di pesci provenienti dagli Oceani o da luoghi remoti, arrivati nelle nostre acque perché spinti dalle correnti marine o alla ricerca di un equilibrio naturale ormai precario nel loro ecosistema nativo.
La scoperta di cui vogliamo parlarvi oggi però è differente. Ecco cosa sbuca fuori dal Mediterraneo. Si tratta di una specie “aliena” che tanto sta attirando l’attenzione della scienza.
Sbuca fuori dal Mediterraneo qualcosa di incredibile. Stiamo parlando di una specie “aliena” rinvenuta nelle nostre acque: Laonome triangularis.
Si tratta in verità di alcuni vermi ritrovati sui fondali marini di Civitavecchia. A scoprirne la presenza, alcuni membri del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA).
La scoperta risale a maggio 2023 ma solo ora viene resa pubblica la presenza di questa specie curiosa che sta suscitando tanta curiosità. Aggrappati alle navi che approdano nel porto laziale dopo aver girato il mondo, erano inizialmente minuscole larve che si sono depositate sui fondali marini a 22 metri di profondità.
Nove i vermi “alieni” trovati dagli studiosi e di dimensioni davvero ridotte: il più grande misura 18 millimetri. La specie di Laonome triangularis non è nuova agli studiosi e scienziati italiani e non solo.
La sua presenza si segnala nel Mediterraneo nel lontano 2009 quando alcuni biologi individuarono le uova di questa specie sui fondali delle acque turche. Mai però essa fu riscontrata sulle coste occidentali del nostro mare.
Tuttavia, secondo ARPA Lazio, le larve di Laonome triangularis, giunte a Civitavecchia per mezzo del traffico marittimo commerciale, non rappresentano oggi fonte di preoccupazione.
Tuttavia, come già accaduto in passato, anche in questo caso è già iniziato il monitoraggio biologico del porto laziale per scongiurare il rischio che questo polichete possa causare malattie e problemi anche alle specie marine che attualmente popolano il Mar Mediterraneo.
Sebbene molti credono che questa specie alloctona possa rappresentare un rischio concreto per la biodiversità marina arrivando persino a modificare gli habitat biologici, non si può oggi considerare una minaccia per i nostri mari.
Il Laonome triangularis è una specie che popola le acque australiane ma che ormai è arrivata anche in Europa. Simile nella forma a un verme di terra, si distingue da questi ultimi per la presenza di piccoli uncini. A scoprire questa specie, alcuni ricercatori italiani come Andrea Bonifazi che ne hanno segnalato la presenza su Diversity e che potete leggere qui.
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