La Tari 2014 è la nuova tassa sui rifiuti, che è entrata in vigore a partire dall’1 gennaio di quest’anno e ha sostituito le precedenti imposte, che avevano l’obiettivo di finanziare le spese per la raccolta e lo smaltimento. E’ stata istituita sulla base della legge di stabilità e poi ha subito delle modifiche con l’approvazione del decreto legislativo Salva Roma. Per le amministrazioni comunali si tratta di un’imposta molto importante, perché ha il compito di garantire interamente la copertura dei costi del servizio applicato al trattamento dei rifiuti.
Non rientrano, comunque, in queste spese il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti speciali, che rimangono dei compiti a carico dei produttori. Per quanto riguarda la scadenza, non c’è un’unica data nazionale, ma sono i Comuni a fissare i termini, assicurando almeno due rate semestrali.
Come funziona e chi deve pagarla
La tassa deve essere pagata da coloro che hanno la residenza in un immobile o da coloro che lo occupano, ad esempio gli inquilini. Per le famiglie ci si basa su un calcolo particolare, che tiene conto di due fattori determinanti: le dimensioni dell’abitazione e il numero delle persone che abitano in una casa. Tutto ciò vuole tenere conto del principio stabilito a livello europeo, secondo il quale chi inquina paga.
Le delibere sulla Tari sono state introdotte già da un quarto dei capoluoghi di provincia e, dai primi dati, si è visto che i nuclei familiari numerosi pagheranno il 3,4% in più, in riferimento ad una base annuale. Da tutto ciò si è notato come, prendendo come punto di riferimento il livello di quattro anni fa, l’esborso aumenterebbe di circa il 24,4%. Le tariffe per il calcolo sono molto diverse in base al territorio. Basti pensare, ad esempio, che per un’abitazione di 120 metri quadri, una famiglia di 5 persone a Cremona paga 1,7 euro al metro quadrato, a Cagliari 5,7 euro, ad Asti 4,4 euro.
Quando si paga
Secondo le normative esistenti, si potrebbe pagare la Tari in un’unica soluzione entro il 16 giugno. In ogni caso sono sempre i Comuni a stabilire le scadenze per il pagamento, prevedendo almeno due rate a scadenza semestrale e in modo differenziato. Al di là della data di scadenza del 16 giugno, ciascun Comune può stabilire una scadenza diversa. La Tari si paga con il modello F24 o attraverso modalità di pagamento permesse dai servizi elettronici delle banche e delle poste. In genere il Comune provvede ad inviare al contribuente un modello precompilato.
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