Scarlattina: quali i sintomi e la cura? Si tratta di un’infezione causata da un batterio streptococco, caratterizzata da un colore scarlatto dell’eruzione cutanea. Rispetto ad altre malattie esantematiche, è l’unica che è provocata dai batteri. Le manifestazioni sintomatologiche iniziali sono febbre e mal di gola, per poi passare successivamente alla tipica eruzione cutanea. La cura viene effettuata attraverso l’uso di antibiotici, da somministrare sotto prescrizione medica.
I sintomi
I sintomi della scarlattina sono inizialmente soprattutto costituiti dalla febbre e dal mal di gola. A volte vi è la presenza di vomito e di dolori addominali. Soltanto dopo uno o due giorni si manifesta l’eruzione cutanea di colore scarlatto, che è determinata dal fatto che i batteri producono una particolare tossina. I puntini cominciano ad apparire sul collo, sulle ascelle e sull’inguine e poi si diffondono in tutto il corpo. Appaiono come delle macchie che, da sottili, cominciano pian piano a diventare in rilievo. In questo si differenziano da quelle che compaiono nel caso del morbillo nei bambini.
La lingua dapprima si ricopre di una patina bianca, poi avviene il processo di desquamazione e diventa di un colore rosso acceso. La pelle assume un aspetto ruvido e tutto il viso appare arrossato, tranne le zone del naso, della bocca e del mento. Nel corso di 7 giorni le macchie rosse cominciano a sparire e sulla cute si potrebbero formare delle desquamazioni, che possono durare anche parecchie settimane.
La cura
La cura della scarlattina avviene a base di antibiotici. Essendo una malattia provocata da un batterio, questi farmaci possono essere efficaci. Tuttavia non devono mai essere presi attraverso il fai da te, ma vanno prescritti dal medico e devono essere somministrati per circa 10 giorni. Ci sono delle pratiche che possono essere messe in atto nella vita quotidiana, per alleviare i sintomi tipici della malattia. Per esempio, se il mal di gola è troppo forte e comporta delle difficoltà nella deglutizione, è opportuno preparare degli alimenti morbidi o ricorrere ad una dieta liquida. Possono essere utili il tè caldo e le zuppe o cibi che possono essere considerati veri antibiotici naturali, come il miele o lo zenzero.
Nel corso della scarlattina le ghiandole intorno al collo si gonfiano e provocano una sensazione dolorosa. Si può rimediare a questo inconveniente con un asciugamano umido e caldo intorno al collo. Nel giro di 3 o di 5 giorni la febbre dovrebbe scomparire e l’eruzione cutanea comincia a farsi meno evidente a partire dal sesto giorno dopo l’inizio del mal di gola. La desquamazione della pelle può durare fino a 10 giorni. La somministrazione degli antibiotici può essere sufficiente per 10 giorni, ma le tonsille e il gonfiore delle ghiandole riescono a tornare alla normalità soltanto nel corso di qualche settimana.
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