Non vuole prendersi la paternità dell’iniziativa, sottolineandone la natura corale, ma quello che Fedez aveva annunciato tempo fa ora si è concretizzato: ieri sera, ospite a X Factor, ha annunciato la nascita di Scena Unita, il Fondo per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo.
Visto il momento difficile che stanno vivendo non solo gli artisti, ma tutti i lavoratori che si occupano del dietro le quinte del mondo dello spettacolo, il rapper aveva lanciato un appello rivolto a tutti i suoi colleghi per unire le forze e fare qualcosa di concreto.
Scena Unita, nome emblematico, ha già raccolto ben 2 milioni di euro e vede la partecipazione di oltre 70 star, tra i quali Achille Lauro, Alessandra Amoroso, Arisa, Baby K, Calcutta, Caparezza, Claudio Baglioni, Coez, Elio e le storie Tese, Emma Marrone, Ermal Meta, Gemitaiz, Ghali, Gianna Nannini, Gianni Morandi, Gigi D’Alessio, Il Volo, Levante, Lo stato sociale, Mahmood, Motta, Pinguini Tattici Nucleari. Ma non solo cantanti e musicisti hanno messo nome e finanze, anche attori e volti dello spettacolo come Carlo Verdone, Maria De Filippi, Amadeus, Sabrina Ferilli e ovviamente Chiara Ferragni, e società come Banca Intesa, che ha messo 250 mila euro e i cui clienti potranno donare 1€ all’iniziativa presso gli sportelli, Prime Video, che ha donato la cifra di un milione euro, Endemol, Estetista Cinica, Fendi, Vertigo, Friends & Partners, Magellano Concerti, Vivo Concerti, Live Nation per citarne alcune. Inoltre, è stata patrocinata dal Mibact.
Scena Unita sarà interamente gestita dall’organizzazione umanitaria laica Cesvi insieme a La Musica Che Gira, coordinamento composto da lavoratori, artisti, imprenditori e professionisti della musica e dello spettacolo, e Music Innovation Hub.
Cosa farà Scena Unita
“Questa non è elemosina o carità ma un atto dovuto” ha spiegato Fedez durante la conferenza di presentazione del fondo. Volto ma non portavoce di un collettivo nutrito e soprattutto corale, ha spiegato che ora l’obiettivo è cresce ancora di più per aiutare davvero tutte quelle persone ferme da troppi mesi a causa della pandemia.
Sempre il rapper ha spiegato che Scena Unita ha una “triplice valenza: mettere in campo un’iniziativa che contrastasse questo clima sempre più divisivo; aiutare i lavoratori dello spettacoli in difficoltà; aprire un tavolo per mappare i lavoratori dello spettacolo“. Obiettivi molto ambiziosi: la maggior parte dei lavori della musica e dello spettacolo sono liberi professionisti, dunque non è facile avere un quadro completo oltre che garantire tutele a tutti i livelli.
In concreto il fondo verrà così ripartito: il 50% sarà destinato ai lavoratori in difficoltà, il 25% ad attività formative e il restante 25% a progetti volti a creare nuove opportunità.