Per la serie ‘a volte ritornano’, Rete 4 conclude la propria estate proponendo una nuova edizione di un programma che, per restare in tema, quest’anno celebra le nozze d’argento: Scene da un matrimonio. Eh sì: era il 1990 quando la rete ammiraglia di Mediaset, Canale 5, cominciò a raccontare preparativi, emozioni e aneddoti legati al “giorno del sì” attraverso la viva voce dei protagonisti (sposi, parenti, amici) intervistati da Davide Mengacci.
Il 25 agosto, in prima serata, Scene da un matrimonio è tornato con la prima di una serie di quattro puntate: stesso format, stesso conduttore e qualche novità, prima fra tutte la sigla di Tiziano Ferro, tentativo di conferire un tocco di modernità. Protagonista del racconto è, naturalmente, il grande giorno: organizzazione, aspettative, attese, gioie, paure. Non mancano tuttavia momenti in cui vengono ripercorse alcune tappe cruciali della vita dei futuri sposi, attraverso la loro diretta testimonianza e con il contributo dei loro cari.
Così, per esempio, nel corso della prima puntata, Doriana, la sposa, ricorda un periodo molto delicato della propria adolescenza: quello in cui i suoi genitori hanno deciso di separarsi. Stefano, il futuro consorte, parla invece della perdita del proprio padre a cui era e continua ad essere estremamente legato. La narrazione alterna quindi la tematica del matrimonio, presentata con toni più leggeri e scanzonati, a racconti di vita che non sono scevri da elementi di drammaticità e che dovrebbero consentire allo spettatore di stabilire un rapporto empatico con i protagonisti. Scene da un matrimonio continua, dunque, a portare con sé l’elemento nazional-popolare, ma sembra voler smorzare la centralità di quella componente fortemente folkloristica, ridanciana, che caratterizzava le edizioni degli anni Novanta.
In questa direzione sembra andare anche la novità più rilevante, che arriva verso la fine della puntata, quando Mengacci incontra alcune coppie protagoniste delle vecchie edizioni per scoprire come sia proseguito il loro percorso. Anche in questo caso il racconto alterna momenti più leggeri ad altri più drammatici, legati alle difficoltà e ai periodi bui attraversati dalla coppia, come quello, ad esempio, della perdita di un genitore. Nei racconti di queste coppie, si avverte come Scene da un matrimonio cerchi di non essere più solo il programma del folklore, della comicità (più o meno) involontaria, di un’Italia nazional-popolare raccontata, spesso, in chiave quasi macchiettistica. Il “nuovo” Scene da un matrimonio si focalizza maggiormente sul racconto della vita, nei suoi vari aspetti e con i suoi differenti colori.
Così Rete Quattro, riesumando una vecchia gloria, tenta paradossalmente di stare al passo con i tempi proponendo un sottogenere che oggi spopola: quello del wedding. Lo fa intrecciandolo al racconto delle “storie di vita”, strizzando l’occhio al passato, cercando di giocare la carta del “cult”, evidenziando la continuità tra il presente e il passato del mondo Mediaset.