Sembra assurdo, eppure è così. Siamo a rischio di conoscere, in anticipo, i finali delle principali serie Tv a causa di uno sciopero da parte degli sceneggiatori delle stesse. Ed il motivo è davvero importante.
Gli sceneggiatori fermano le serie Tv e scioperando, chiedendo con insistenza di esser pagati. Altrimenti le conseguenze, specie per i fan, saranno serie.
Chi di noi non vorrebbe conoscere, anche se in corso d’opera, il finale di una serie Tv che sta appassionando tanto. Però, poi, uno ci pensa, e desiste da questo proposito, continuando a guardare la serie puntata dopo puntata, fino ad arrivare a quella del fatidico finale. Ma, purtroppo, c’è qualcosa che non va.
Gli sceneggiatori delle più importanti e famose serie Tv minacciano lo sciopero e, soprattutto, di spoilerare tutti i finali delle serie stesse, a loro rischio e pericolo. Scioperano per i compensi troppo esigui e fermano, di conseguenza, l’avanzare delle serie Tv.
Fra le più importanti che rischiano di esser congelate ci sono “Stranger Things”, ma anche il prequel de “Il trono di spade”. Il ruolo dello sceneggiatore è fondamentale: su carta, loro scrivono e sviluppano l’avanzare di ogni singola puntata, immaginano e mettono su carta ogni dettaglio e, con l’aiuto dei dialoghisti, creano anche i discorsi fra i singoli personaggi per la completa iterazione.
Ma, immaginereste una puntata, una sola, della vostra serie tv, senza la storia scritta dallo sceneggiatore? Di certo, non avrebbe senso alcuno. Gli sceneggiatori sono in sciopero, negli Stati Uniti già da una settimana. Un rischio che, piano piano, si è trasformato in minaccia vera e propria: se le richieste salariali del WGA (Il sindacato “Writers’ Guild of America”, che annovera circa 10mila autori), non saranno accolte, gli scrittori stessi sveleranno il finale delle stagioni future.
Anche se loro sanno perfettamente di non aver alcun diritto di spoilerare il contenuto dei finali delle serie televisive, pena il codice penale, ma davanti a tale tipo di situazione, ad una richiesta di aumenti o adeguamento salariale che non è mai arrivata, gli sceneggiatori stessi hanno visto tutto ciò come necessario se non che ovvio.
Quali sono, quindi, le produzioni al momento che sono state sospese? La Disney, la Paramount, la Warner, la Universal, Netflix, HBO, Amazon e altri hanno sospeso le produzioni anche quelle più seguite, da “Stranger things” al prequel del “Trono di spade”. E a pensare che, ascoltando molti di loro quanto hanno preso, per ben 5 anni di lavoro, non sono riusciti a raggiungere nemmeno la cifra di 2000 euro.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente Joe Biden: “Spero in un accordo equo per gli scrittori” – ha dichiarato, forse sollecitato anche da sua moglie Jill, appassionatissima di tante serie tv. Una situazione spinosa che, di certo, non si risolverà nel giro di breve tempo.
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