Schizofrenia: quali sono le cause, i sintomi e le cure? La schizofrenia è una malattia cronica, nella quale si verifica la separazione dei pensieri dalla realtà. Il soggetto ha difficoltà a gestire le proprie emozioni, viene influenzato nella sua percezione, nella memoria, nell’attenzione e nell’apprendimento. Un individuo affetto da schizofrenia può sentire delle voci, può avere la convinzione che gli altri leggano i suoi pensieri, che complottino di fargli del male. Può fare discorsi senza senso e tutto ciò si rivela estremamente invalidante.
Le cause
Per quanto riguarda le cause della schizofrenia, si ritiene che ci sia un’interazione fra geni e ambiente. La ricerca scientifica da tempo è riuscita a comprendere che si tratta di un disturbo a carattere familiare. Si pensa che ci siano dei geni in particolare associati ad un maggior rischio di sviluppare la malattia. Non è un gene soltanto, ma interverrebbero vari caratteri genetici. Proprio le interazioni genetiche e l’ambiente starebbero alla base della patologia. Fra i fattori ambientali coinvolti, ci possono essere l’esposizione ad un virus o alla malnutrizione, i problemi durante il parto e moltissimi fattori psicosociali.
Gli studi scientifici, che hanno intenzione di comprendere quali siano le ragioni che stanno alla base della malattia, hanno preso in considerazione anche le reazioni chimiche che avvengono nel cervello e che coinvolgono alcuni neurotrasmettitori, come la dopamina. Si è visto pure che nel cervello delle persone affette dalla malattia ci sarebbero delle differenze rispetto alle caratteristiche che si riscontrano nelle persone sane: i soggetti schizofrenici possono avere meno materia grigia e in alcune zone cerebrali possono mostrare una maggiore o minore attività.
I ricercatori hanno notato anche dei cambiamenti nella distribuzione e nelle caratteristiche delle cellule del cervello. Probabilmente tutto ciò si è verificato prima della nascita. La schizofrenia può insorgere anche in soggetti che abusano di sostanze stupefacenti, come la marijuana.
I sintomi
I sintomi della schizofrenia possono essere suddivisi in 3 gruppi: positivi, negativi e cognitivi. I primi sono costituiti soprattutto da un comportamento psicotico, che porta l’individuo a perdere il contatto con la realtà. Tra questi sintomi rientrano le voci, le manie che derivano da false credenze, i disturbi del pensiero (incapacità di organizzare in maniera logica e sensata i pensieri, blocco del ragionamento), i disordini del movimento, che possono manifestarsi come movimenti agitati del corpo.
I sintomi negativi riguardano il disturbo delle emozioni e del comportamento. Possono essere scambiati anche per depressione. Queste manifestazioni sintomatologiche sono costituite dalla stanchezza accentuata, dal parlare senza muovere la faccia, dalle capacità di intraprendere attività, dal parlare poco e solo se si è costretti e dalla mancanza di piacere nella vita quotidiana. Fra i sintomi cognitivi sono compresi delle ridotte funzioni esecutive, una difficoltà a stare attenti e a concentrarsi e la difficoltà ad utilizzare le informazioni dopo averle apprese.
Le cure
Le cure della schizofrenia sono affidate ai farmaci antipsicotici a base di sostanze, come la clorpromazina, l’aloperidolo, la perfenazina e la flutenazina. Oltre a questi bisogna ricordare la clozapina, che è un farmaco efficace, in grado di trattare i sintomi psicotici come le allucinazioni. Tuttavia questa sostanza può causare la perdita nell’organismo di globuli bianchi. Il problema può essere evitato con l’uso di altre sostanze, come il risperidone o il paliperidone. Gli antipsicotici vengono generalmente assunti in forma liquida o in compresse e, nel giro di qualche settimana, si cominciano a vedere i primi miglioramenti. Non tutte le persone, comunque, rispondono in modo uguale a questi farmaci. A volte occorre provare anche vari medicinali, prima di trovare quello giusto. Lo stesso vale per la dose: si possono fare varie prove prima di arrivare a trovare quella giusta.
Molto importanti nel trattamento terapeutico della schizofrenia sono anche gli interventi psicosociali. Questi ultimi aiutano i pazienti ad affrontare le sfide quotidiane comportate dalla malattia, come la difficoltà di comunicazione, l’aver cura di se stessi, la possibilità di trovare un lavoro e l’opportunità di creare e mantenere dei rapporti sociali. Fondamentale è anche la terapia cognitivo-comportamentale, che è un tipo di psicoterapia concentrato sul pensiero e sul comportamento.
L’intervento dello psicoterapeuta consiste nel fare in modo che i pazienti imparino a verificare la realtà dei loro pensieri e delle loro percezioni. Ci sono anche dei gruppi di aiuto, sia per i soggetti malati che per le famiglie. Si tratta di gruppi di persone, che si sostengono a vicenda, perché si ritrovano ad affrontare gli stessi problemi. Questi gruppi aiutano a sentirsi meno isolati.