Alle 20, la giornata di voto in casa Partito democratico si è conclusa. Dallo spoglio delle schede del milione di elettori dem che si sono recati alle urne per le primarie è arrivata la sentenza: Elly Schlein è la nuova segretaria e prenderà il posto di Enrico Letta. Niente da fare per il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, dato per vincente in tutti i sondaggi, ma battuto nettamente dalla sua ex vice in tutte le grandi città e non solo.
Una partita apertissima, avevano detto a urne chiuse fonti del Nazareno, partita che in realtà più che aperta è stata ribaltata dalla deputata, che non ha vinto solo a Roma e Milano, ma anche a Bologna, Napoli, in Liguria, a Firenze e a Palermo, come annunciato dal Comitato Schlein.
Le primarie del Partito democratico, in cui hanno votato oltre un milione di elettori dei dem, sono state vinte (o forse stravinte?) da Elly Schlein. La deputata ed ex vice governatrice dell’Emilia Romagna è riuscita a ribaltare i pronostici che la davano per sconfitta, anche se di misura, contro il suo ex numero uno, Stefano Bonaccini, e da domani prenderà il posto di Enrico Letta, entusiasta della risposta che hanno dato le persone che si sono recate nei gazebo.
Se prima del voto, dicevamo, la vittoria era data per certa allo sfidante, una volta chiuse le urne, dal Nazareno si è iniziato a parlare di partita apertissima, cosa che poi si è rivelata non vera, perché la pasionaria di Occupy Pd, che ha ripreso la tessera del partito proprio per candidarsi alla segreteria, ha sbaragliato la concorrenza e ha vinto con il 53,8% dei voti.
E in effetti, l’aria, allo Spazio Diamante, dove era riunito il suo Comitato, era quella di festa già prima che il dato fosse ufficiale, così come dalle parti del governatore emiliano si sentiva quella di sconfitta. È stato Bonaccini il primo a fare i complimenti a Schlein per la vittoria: “La prima cosa che vi chiedo è di mandare da qui un grande applauso e un abbraccio a Elly Schlein. L’ho sentita pochi minuti fa, le ho fatto ovviamente i complimenti e le ho fatto un grande in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume da questa sera, dalle prossime ore“, ha detto a Bologna. “Io sento, e non ho dubbi che la sentono tutti quelli che mi hanno dato una mano da vicino, sentiamo la responsabilità di metterci a disposizione per dare una mano a Elly e a tutta la comunità del Partito democratico. Noi ci sentiamo parte di questa grande responsabilità“, ha continuato nel suo discorso in cui poi ha ammesso che la deputata era ed è la persona giusta per dare un nuovo passo al Pd.
A stretto giro, poi, è arrivato anche il discorso della vincitrice, colei che prenderà le redini di uno schieramento che in Parlamento è la seconda forza, la prima dell’opposizione. “Ancora una volta non ci hanno visto arrivare – ha iniziato Schlein quasi ridendo -. Abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Questo voto dimostra che il popolo democratico c’è ed è vivo“. Il pensiero va al governo e alla presidentessa del Consiglio, Giorgia Meloni, per cui ora saranno un problema: “Adesso il nostro impegno è quello per organizzare l’opposizione nel Parlamento e nel Paese“.
Perché sì, “questo voto è un mandato chiaro per il cambiamento. Un popolo si è riunito e ha risposto alla nostra chiamata, la nostra responsabilità è quella di non tradire mai questa fiducia“, ha aggiunto la segretaria. “Da domani al lavoro tutti insieme nell’interesse del Paese. Il mio impegno è quello per essere la segretaria di tutti“, ha spiegato ancora prima di ricordare quali sono le priorità, ovvero “il contrasto a ogni forma di disuguaglianza, il diritto a un lavoro dignitoso, la necessità di affrontare con massima urgenza l’emergenza climatica. Dobbiamo ricostruire fiducia là dove s’è spezzata“.
Il lavoro, la scuola, le “aggressioni squadriste davanti alle scuole“, la sanità pubblica, per cui si faranno le barricate se ci saranno dei tagli, l’università sono tutti gli ingredienti che faranno parte del programma della deputata, ma “saremo al fianco di chi lotta per la giustizia climatica, accanto a quella sociale. Lavoreremo per una vera, profonda conversione ecologica” e “non ci daremo pace finché non avremo posto un limite alla precarietà“, ha aggiunto la segretaria dem.
“Non sarà un cammino facile, ma tutti insieme ce la faremo“, ha detto ancora Schlein. E poi i ringraziamenti, a chi c’era, a chi c’è stato, a chi l’ha votata e a chi ha creduto in lei fin da subito, ma anche a chi si è confrontato con un “livello sempre alto” come Bonaccini.
Sono tanti, poi, gli auguri che sono arrivati a Schlein, a iniziare ovviamente da chi le lascerà il posto. Su Twitter, il segretario uscente Letta ha detto che la collega “riuscirà laddove io non ce l’ho fatta“, ma i complimenti il deputato li ha fatti anche a Bonaccini, “anche per le parole di stasera“. “Grazie infinite alle migliaia di volontari che hanno reso possibile questo successo di democrazia e partecipazione“, ha concluso l’ex premier.
Di premier in premier, Meloni si è concentrata oltre che sulle congratulazioni alla nuova segretaria, anche sulla “mobilitazione dei suoi elettori nel congresso. Spero che l’elezione di una giovane donna alla guida di via del Nazareno possa aiutare la sinistra a guardare avanti e non indietro“. Dello stesso avviso, più o meno, anche il commento di Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier, che in un tweet ha voluto rimarcare come sia importante riconoscere il “valore democratico del voto popolare“.
E dalle file della maggioranza di governo, anche Alessandro Cattaneo, capogruppo alla Camera di Forza Italia, in un’intervista a Il Giornale, ha commentato la vittoria di Schlein. “Siamo molto distanti su gran parte dei temi illustrati in questa campagna elettorale per le primarie – ha iniziato il deputato del partito di Silvio Berlusconi -. La sua vittoria sposta l’asse a sinistra, una sinistra a forte matrice ideologica. Con lei ci confronteremo lealmente e a viso aperto, convinti di doverci ancor di più impegnare come forza di governo per far comprendere che le nostre ricette pragmatiche e concrete sono le migliori per ben governare il nostro Paese. Mi auguro che Schlein non si trinceri nelle ideologie vecchio stampo e si renda disponibile a un dibattito sano e produttivo nell’interesse del Paese“.
“In questa legislatura l’opposizione ancora non si è vista. Abbiamo ascoltato solo voci scomposte e polemiche inutili. Poco o nulla è arrivato in termini di contenuti. Se da domani, l’opposizione inizierà a fare il suo mestiere, certamente il Paese non potrà che trarne giovamento. Le riforme si fanno cercando di trovare una sintesi tra tutte le forze parlamentari. Mi auguro che si possa costruire un dialogo sulle grandi riforme che servono al Paese“, ha concluso Cattaneo.
Ma i complimenti, ovviamente, sono arrivati anche dagli alleati, meglio da chi si è presentato alle elezioni con il Partito democratico. “Auguri di buon lavoro a Elly Schlein per la sua elezione a Segretaria del Pd. Su libertà civili, legalità e accoglienza potremo lottare insieme con iniziative concrete. Sperando che il Pd finalmente passi dalle parole ai fatti. Noi di Più Europa ci siamo e ci siamo sempre stati“, ha scritto su Twitter il nuovo segretario di +Europa, Riccardo Magi. E anche Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, i due co portavoce di Europa Verde, vogliono costruire qualcosa di serio con lo schieramento del Nazareno.
Tra i “vecchi” amici, c’è poi il commento di Giuseppe Conte, il presidente del MoVimento 5 stelle: “Auguri di buon lavoro a Elly Schlein. Gli elettori Pd hanno chiesto un cambiamento rispetto a chi ha barattato le misure del Conte 2 su lavoro, ambiente, povertà, sostegno a imprese e ceto medio con la vuota agenda Draghi. Su questi temi noi abbiamo già da tempo progetti chiari“, ha scritto su Twitter il leader pentastellato.
Nonostante i primi messaggi non troppo entusiasti, anche dal terzo polo sono arrivati i complimenti alla nuova segretaria. Oltre al frontman e leader di Azione, Carlo Calenda, anche Mariastella Gelmini ha augurato buon lavoro a Schlein: “Il risultato di ieri è un elemento di chiarezza. Per noi è l’ennesima conferma: costruire la casa dei riformisti è sempre più impellente, sempre più necessario. Noi siamo pronti. Questa è la strada“.
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