Elly Schlein, che era scomparsa dai social dopo la batosta subita dal suo Partito democratico e dal centrosinistra alle amministrative di domenica e lunedì, è tornata a parlare del futuro della sua segreteria e non solo in una diretta su Instagram. La leader dem, accusata da più parti di non essere riuscita a fermare l’onda del centrodestra, ha mandato un messaggio ai detrattori dicendo che il suo cammino è appena cominciato: “Il cambiamento non è un pranzo di gala, è scomodo. Abbiamo un lavoro lungo davanti. Mettetevi comodi, siamo qui per restare”.
Nel corso della diretta, Schlein ha avuto modo di parlare anche del Pnrr, chiedendo al governo di Giorgia Meloni di riferire in Parlamento su cosa ha intenzione di fare nel merito. Non solo, però, perché la segretaria del Pd ha detto che non si possono utilizzare i fondi del Recovery Fund o quelli di coesione per le munizioni. Per quanto riguarda l’alluvione in Emilia-Romagna, ha chiesto alla destra di non strumentalizzare ciò che è accaduto veicolando fake news, ma soprattutto ha detto che si sta ancora aspettando un commissario.
“A chi pensa che sia finita, io dico che abbiamo solo cominciato“, è con questo messaggio che Elly Schlein, la neo segretaria del Partito democratico, si è ripresentata sui social dopo la sconfitta netta rimediata dal centrosinistra alle amministrative di domenica e lunedì. L’effetto sui sondaggi che aveva causato la sua vittoria ai gazebo per le primarie del 26 febbraio, infatti, non si è verificato anche alla prima vera tornata elettorale, e quindi la deputata è finita non poco sulla graticola, dentro e fuori dal Nazareno. “Il cambiamento non è un pranzo di gala, è scomodo. Abbiamo un lavoro lungo davanti. Mettetevi comodi, siamo qui per restare“, ha continuato l’italo americana sull’argomento ponendo poi l’accento su quanto sia ancora lungo il lavoro da fare, “coinvolgendo partito e territori“.
Per lei, si vedere andare avanti con le battaglie, anche perché gli attacchi non spaventano la segretaria e la segreteria tutto: “Siamo qui per fare esattamente quello che diciamo. Noi non ci fermiamo, abbiamo da ricostruire una prospettiva e da dare una speranza a questo paese. Come si dice dalle mie parti: teniamo botta“, ha concluso sul tema e soprattutto prima di preparare un’invettiva contro chi, invece, ai ballottaggi per le comunali e non solo ha vinto, quella Giorgia Meloni che è l’altra leader donna, nonché presidentessa del Consiglio.
Nel merito, Schlein ha iniziato a parlare di quello che succederà domani in Europa, ovvero la votazione “su un regolamento per strumenti comuni per produrre munizioni“, per cui il Partito democratico ha due punti fermi, ovvero il pieno supporto all’Ucraina di fronte alla “criminale invasione russa“, ma anche l'”avanzamento della difesa comune europea“, questo, però, non significa che i dem siano disposti ad accettare di “utilizzare risorse e fondi del Pnrr e di coesione per produrre munizioni e armamenti“.
“Questi fondi – ha detto ancora la deputata – non possono essere sottratti ai progetti del Pnrr per produrre armi e il governo deve essere chiaro su questo. Non è accettabile togliere fondi ai nidi per metterli sugli armamenti“, e così il partito “ha presentato degli emendamenti su questo che saranno sostenuti da tutto il gruppo dei Socialisti e Democratici. Mi auguri che anche gli eurodeputati di tutti gli altri gruppi li sostengano, perché su questo bisogno essere chiari“. Come in Europa, anche in Italia, la segretaria vuole delle risposte, e quindi sempre domani, ma in Senato, il gruppo del Nazareno chiederà al governo della prima premier donna “di non dirottare fondi del Pnrr nella direzione della produzione di munizioni e armamenti. Questo per noi è un punto fondamentale. Vogliamo avere dal governo una risposta chiara“.
Sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, Schlein ha lanciato qualche altra stoccata all’esecutivo, che per lei ne sta rallentando l’attuazione, “mettendo in difficoltà i comuni e le imprese, sta rischiando di farci perdere un’occasione storica e irripetibile per l’Italia. Vengano a riferire in Parlamento su quello che intendono fare per il Pnrr“, ha detto ancora nella diretta Instagram.
Anche su altri temi, la leader del Pd ha tirato le orecchie a Meloni, e nello specifico lo ha fatto per le decisioni prese per l’alluvione in Emilia-Romagna. “Stiamo ancora aspettando la nomina del commissario. Le comunità colpite non possono aspettare. Serve chi conosce il territorio, chi ha già lavorato con tutta la filiera“, ha spiegato Schlein salvo poi precisare che “non si potrebbero capire scelte diverse se non dettate da interessi politici o di bottega. Si tratta di miliardi di ristori per imprese e famiglie. Il governo faccia in fretta“.
Non solo, perché la segretaria dem ha risposto anche a una polemica che la stessa destra, oggi in Parlamento, ha acceso con un’interrogazione in cui, ha detto, hanno diffuso “fake news in un bieco tentativo di politicizzare la ricostruzione“.
Sempre oggi, sempre in Parlamento, e sempre la maggioranza, ha concluso, “ha affossato una mozione del Partito democratico sul caro affitti, che chiedeva di assicurare gli impegni del Pnrr per avere più alloggi pubblici per studenti. Il governo affossa le nostre richieste per cercare di sopperire a quello che giustamente stanno manifestando gli studenti“.
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