L’inverno è alle porte e i tanti appassionati di sci e degli sport sulla neve sono pronti a tornare sulle piste: si potrà fare nonostante il Covid?
A febbraio, poco prima del lockdown, le strutture hanno provato comunque a organizzare la settimana bianca, con un buon riscontro da parte di turisti e sportivi, ma con conseguenti problemi di contagi. Alcune località hanno deciso di chiudere appena la situazione si è fatta più grave, altre di proseguire il più possibile.
Ora c’è una consapevolezza maggiore, a partire dal rischio di una chiusura completa che metterebbe in seria difficoltà, ulteriormente, il settore turistico. Perciò si punta alla messa in sicurezza preventiva di strutture e località di modo che non sia compromesso l’afflusso di turisti anche nei giorni solitamente più affollati, ovvero ponti e week end.
Flavio Roda, presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, ha voluto rassicurare nei giorni scorsi circa l’avviamento della stagione sciistica: ci sarà assolutamente. Lo sci e lo snowboard sono sport praticati all’aria aperta e ben distanziati, ma soprattutto prevedono una “divisa” che per sua natura isola e impedisce il contatto con gli altri.
Certo, Roda sottolinea che negli impianti di risalita e nei rifugi bisogna fare particolare attenzione, ma come proseguono altri sport, quelli praticati in montagna non possono essere da meno. “Turisti, stazioni, comprensori, devono rimanere tranquilli e prepararsi a una stagione di sport. Questo messaggio deve essere molto chiaro per tutti. Non è possibile dare interpretazioni diverse per uno sport che è emblema di salubrità e purezza“: quindi, per ora, la stagione dovrebbe essere confermata.
Anche Pool Sci Italia, che rappresenta venticinque aziende del settore, sulla falsariga delle dichiarazioni di Roda, ha dichiarato che i servizi saranno tutti garantiti: ormai siamo tutti consapevoli delle buone pratiche da rispettare, perciò gestori, esercenti, sportivi e turisti rispettandole e collaborando permetteranno alla stagione di proseguire normalmente.
Saranno sicuramente ridotti se non eliminati del tutto eventi e movida nelle località di montagna, comprese escursioni in baita: sacrificare qualcosa è una necessità.
Per esempio Dolomiti Superski, uno degli impianti più grandi in Italia, ha già annunciato che saranno montati termo scanner in ogni impianto, l’obbligo di mascherina sarà diffuso, lo skipass sarà online, così da evitare code e assembramenti, le lezioni saranno con pochissime persone. In generale, sarà possibile rimanere costantemente aggiornati tramite l’app ufficiale, utile per monitorare eventuali “sovraffollamenti” e quindi impossibilità di accedervi. Il sistema app sarà adottato anche dalle piste di Cortina d’Ampezzo.
Per quanto riguarda la partenza della stagione, sarà diversa per ogni località: a fine ottobre partiranno Cervinia e Livigno, a novembre Alagna Valsesia e Val d’Ega, a seguire tutte le altre.
Fin qui dovrebbe essere tutto regolare perla gioia di lavoratori del settore e sciatori. Se tutti rispettano le regole, la normalità potrebbe non essere poi così lontana.
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