Scioperi: a febbraio diversi stop per la scuola e i trasporti

Si preannuncia un mese di “passione” per la scuola e per il mondo dei trasporti. Sono, infatti, in programma, una serie di scioperi a catena per il solo mese di febbraio.

Sciopero generale
Sciopero generale – Nanopress.it

La scuola, in particolare, ha programmato più di una giornata di agitazioni sindacali che mettono a rischio la regolarità delle attività scolastiche. Vediamo insieme quali saranno.

Scioperi: il caldo mese di febbraio

Il mondo della scuola, a febbraio, alzerà la voce per far sentire le proprie ragioni. Sono infatti in programma diverse astensioni dal lavoro, e scioperi a catena che andranno, in questo mese “di passione” di febbraio, ad affiancarsi a quello del mondo dei trasporti.

La prima grande agitazione sarà il prossimo venerdì, 10 febbraio: il personale ATA, quello docente ed educativo, i dirigenti e tutto il comparto scuola statale di ogni ordine e grado, incrocerà le braccia. Ma non saranno i soli perché, come dicevamo, si tratta di una serie di scioperi ed agitazioni quasi a catena, l’uno di seguito all’altro, che vedrà anche il mondo dei trasporti protestare ed incrociare, anche loro, le braccia.

Lo sciopero più imminente sarà quello del prossimo 3 febbraio e che coinvolgerà il personale ex Ustif, che è stato trasferito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a quello dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. I trasporti, quindi, saranno i primi a scioperare e la loro agitazione, guidata dalla sigla sindacale Confsal Unsa, durerà tutto il giorno.

A seguito, poi, come dicevamo, ci sarà il primo del comparto scuola, il 10 febbraio, proclamato dalla Federazione italiana sindacati intercategoriali, insieme anche all’Usb Pi Scuola. Sarà uno sciopero per l’intero comparto scuola, dai dirigenti, ai docenti, al personale ATA, siano essi a tempo determinato che indeterminato.

Aula di una scuola
Aula di una scuola – Nanopress.it

Scuola e trasporti incrociano le braccia

Le motivazioni di questo sciopero sono diverse, a partire dal mancato inserimento del cosiddetto “organico Covid”, aggiunto in momenti di emergenza e oggi notevolmente ridotto se non del tutto assente, all’attuazione percorsi di formazione obbligatori a totale carico dei vincitori dei concorsi straordinari, ma anche l’intento del Ministero di procedere con la formazione (sempre a carico dei futuri docenti) obbligatoria.

Dall’altro lato, però, ci sono anche i docenti vincitori di concorso, siano quelli ordinari che straordinari indetti nel 2020 che attendono ancora di capire quale sarà il loro futuro ma, soprattutto, la condizione economica non adeguata di tutto il personale docente italiano.

Se il 10 febbraio scioperano il personale docente e ATA, il 13 febbraio sarà la volta, sempre per il comparto scuola, dei direttori Sga e gli assistenti amministrativi, e la mobilitazione è stata proclamata dalla Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche.

Ancora sciopero trasporti, invece, a livello anche locale, il 17 febbraio: 24 ore per protestare contro le “privatizzazioni selvagge”, ma anche per la sicurezza sul posto di lavoro e sul salario.

Invece, i prossimi 24 e 25 febbraio, sarà ancora la volta del mondo della scuola, del personale docente e non, che incrocerà e braccia, guidati da CSLE, e che comprenderà anche i docenti delle scuole comunali e private. Modifica del contratto, riorganizzazione dei buoni pasto e la presenza di uno psicologo in ogni scuola: questo è ciò che chiedono.

L’ultimo sciopero, invece, sarà il 28 febbraio dove i dipendenti delle imprese dei servizi aeroportuali di handling sciopereranno per 24 ore.

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