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Mondo

Scioperi nel Regno Unito: in piazza contro il carovita e non solo

Si stanno tenendo in queste ore diversi scioperi nel Regno Unito, che riguardano diverse categorie che protestano per salari e carovita.

Scioperi Regno Unito – Nanopress.it

Fra queste c’è quella degli infermieri e del personale delle ambulanze, che scendono in piazza contro i tagli ai servizi pubblici e per l’adeguamento dei salari al carovita sempre più preoccupante.

Scioperi nel Regno Unito

Da giorni si stanno tenendo imponenti scioperi nel Regno Unito e diversi settori come quello infermieristico stanno chiedendo un miglioramento degli stipendi per convivere con il carovita che purtroppo si sta facendo sempre più insistente.

Ancora, si protesta contro i tagli ai servizi pubblici e, come ha confermato la Bbc, la prima a riportare la notizia, erano decenni che non si vedevano proteste simili, comuni a diversi settori.

La settimana scorsa hanno scioperato migliaia di infermieri, insegnanti, autisti di mezzi pubblici e postini.

Cartello in sostegno degli infermieri – Nanopress.it

Oggi addirittura ha partecipato, dopo 30 anni, il personale dei paramedici, ovvero coloro che lavorano all’interno delle ambulanze, infatti probabilmente verranno impiegati i militari per far fronte al servizio.

Anche nei prossimi giorni la situazione sarà analoga in tutto il Paese e si uniranno alle proteste anche il personale di frontiera e quello ferroviario, ma anche tantissimi dipendenti statali.

Le richieste

Abbiamo riassunto le richieste di queste classi di lavoratori in un’unica questione: gli aumenti di stipendio, ma in realtà ognuna ha le sue domande specifiche.

In generale i dipendenti pubblici chiedono che gli stipendi vengano adeguati al passo di un mondo che sta cambiando e costa sempre più caro. L’inflazione pesa molto sul bilancio delle famiglie, basti pensare che solo a novembre è stata pari al 10,7% su base annua e in Italia il dato è simile.

Secondo i dati diffusi dall’Ons, ovvero l’equivalente dell’Istat italiano, gli stipendi privati sono stati leggermente alzati ma quelli pubblici sono stati aumentati di una percentuale quali impercettibile del 2,7%.

Oltre a questa preoccupante analisi si aggiunge un altro elemento fondamentale degli scioperi, ossia i tagli ai servizi pubblici, che in diversi settori hanno comportato una carenza di personale e condizioni di lavoro insostenibili.

A favorire le proteste è stata anche la situazione politica molto instabile, infatti il Regno Unito ha cambiato quasi un primo ministro ogni anno negli ultimi sei, l’ultimo dei quali è il conservatore Rishi Sunak.

Quando il precedente governo è caduto c’è stata una grande crisi finanziaria provocata da un piano che riduceva le tasse per i più benestanti, proposto da Liz Truss, durata appena un mese e mezzo dopo Boris Johnson.

Si prevedono scioperi anche durante il periodo delle festività natalizie e ci saranno inevitabilmente problemi per la gestione del turismo poiché il personale dell’aeroporto è fermo.

Tuttavia ci sono stati dei punti di accordo fra i sindacati e il governo, ma non in tutti i casi, solo in alcuni isolati. Sunak intanto fa sapere che non ci sono risorse economiche per soddisfare le richieste dei sindacati.

Sciopero delle ambulanze

Molti hanno paragonato questo malcontento a quello verificatosi nel 1979, in cui ci fu un altro importante periodo di scioperi dei lavoratori pubblici e privati.

Ciò che ha fatto più scalpore è lo sciopero del personale delle ambulanze, che non si verificava dal 1990. Questi lavoratori affermano che il personale è insufficiente e sovraccarico di lavoro, con molti licenziamenti e salari inaccettabili.

La situazione ha portato negli ultimi tempi a un aumento dei decessi poiché ci sono ritardi negli interventi. Questa classe di scioperanti conta 10mila individui che partecipano, tuttavia il servizio sarà garantito per casi gravi, mentre in quelli meno urgenti interverranno come detto prima, i militari.

Il ministro della Salute britannico Steve Barclay ha accusato il personale delle ambulanze che in questo modo sta mettendo volutamente in pericolo i pazienti, in realtà un recente sondaggio ha dimostrato che sono in molti a sostenere queste persone, così come lo stop del personale infermieristico, per le indegne condizioni di lavoro.

Claudia Marcotulli

Diplomata in grafica pubblicitaria, amo l'arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura.

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