L’11 novembre ci sarà uno sciopero a Roma della durata di 4 ore che interesserà metropolitane, autobus e tram.
Il personale garantirà il servizio fino alle 8.30 e dopo il termine dello sciopero, previsto per le 12.30.
Torna un nuovo sciopero per quanto riguarda i trasporti pubblici di Roma, in particolare autobus, tram e metropolitane si fermeranno per 4 ore.
A partire dalle 8.30 fino alle 12.30, non si potranno utilizzare tali mezzi di trasporto ma fuori da questo orario il personale ha assicurato il servizio.
La protesta che interessa l’azienda Atac è stata indetta dai sindacati Filt, Cgil, Uiltrasporti e Ugl Fna.
Anche l’azienda Cotral sarà interessata dalla protesta ma non solo a livello locale su Roma, infatti l’organizzazione sindacale Usb ha proclamato lo sciopero nazionale dei lavoratori della Compagnia Trasporti Laziali.
Siamo abituati a eventi del genere da parte di queste classi di operai che vogliono far valere i propri diritti ma stavolta a cosa è dovuto lo sciopero?
Alla base della protesta ci sono alcuni problemi riguardanti le condizioni di lavoro di questa categoria che invece riveste un ruolo fondamentale, basti pensare a quante persone giornalmente hanno bisogno dei mezzi di pubblico trasporto per recarsi al lavoro e non solo.
Sono tantissimi i cittadini che non possono fare a meno di questa mobilità e lo sciopero del prossimo 11 novembre creerà sicuramente moltissimi problemi ma per fortuna durerà solo 4 ore.
I conducenti dei mezzi pubblici protestano sul minimo salariale per legge a 10 euro l’ora ma anche perché il governo ha disposto il blocco degli investimenti economici per i servizi pubblici considerati essenziali, ossia appunto quelli che saranno interessati dallo stop.
Ancora, si protesta per l’eliminazione dei contratti atipici e precariato, ma anche per la cancellazione degli aumenti delle tariffe da pagare per quanto riguarda i servizi, nonostante invece il carburante sia evidentemente aumentato.
Trova spazio nella vertenza eseguita dal sindacato Usb anche il conflitto fra Russia e Ucraina, infatti i conducenti dei mezzi chiedono il blocco delle spese militari e dell’invio in armi in Ucraina.
Come hanno ribadito in una nota i sindacati che hanno aderito a questo sciopero, in quello precedente del 26 settembre l’azienda Atac ha volutamente ignorato i temi oggetto della vertenza e non si è impegnata per trovare risposte concrete.
Fra questa, oltre a quelle appena citate, anche la carenza di organico strutturale e turni di lavoro gravosi.
Insomma la carne al fuoco è tanta e da più di 10 anni la città di Roma non assiste a uno sciopero legato esclusivamente a tematiche politico-aziendali.
Nonostante alcuni cerchino di far rientrare lo sciopero, i sindacati si dicono determinati a far sentire la voce di questa classe di lavoratori verso un’azienda con cui le tensioni continuano ormai da troppo tempo e se nemmeno stavolta si arriverà a un accordo, ci sarà un nuovo sciopero molto più lungo.
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