Lo sciopero dei benzinai andrà avanti per un giorno. Ad essere interessati a questa iniziativa sono i distributori autostradali. Questa protesta è stata attuata per ristrutturare il network di distribuzione del carburante. Molti sapranno che la benzina in autostrada costa di più, ma sono in pochi a sapere il perché. Perché quindi? Per il fatto che vengono pagate concessioni da parte dei distributori autostradali. Questo sciopero si articolerà da questo martedì 31 marzo dalle ore 24.00 fino a mercoledì 1 aprile. Un giorno di sciopero quindi. I distributori interessati saranno quelli che garantiscono il servizio autostradale. Tuttavia, secondo la legge, ne deve essere aperto almeno uno ogni 100 km.
Questa protesta è stata attuata contro le azioni di ristrutturazione della rete di distributori. In effetti i benzinai sostengono che questa riforma non migliorerà la rete di distribuzione, ma consentirà invece ai concessionari delle autostrade di “eliminare anche la semplice assistenza attraverso la completa automazione”.
Cosa richiedono quindi i distributori di benzina autostradali? Che venga a eliminata definitivamente la soprattassa richiesta alle compagnie di petrolio per i distributori autostradali. Una tassa che equivale a € 0,18 al litro sul prezzo normale del petrolio. I sindacati dei gestori sostengono che questa tassa in questione sia aumentata di ben 1400% in soli sei anni, ovvero nel periodo che va dal 2002 al 2008. Se questa cassa non fosse presente sui carburanti (benzina e gasolio), il prezzo del petrolio in autostrada potrebbe scendere dai 0,16 ai € 0,20 al litro. Un’iniziativa che farebbe comodo a tutti, specie per chi viaggia spesso e lontano da casa.