Per Mercoledì 16 dicembre è previsto in tutta Italia lo sciopero dei medici, in difesa del Servizio sanitario nazionale e contro i tagli delle prestazioni erogate ai cittadini. A rischio, per via della protesta in programma, ci sarebbero 2 milioni di prestazioni tra visite ed esami e 40mila interventi chirurgici. Saranno garantite le urgenze.
Oltre 200mila camici bianchi italiani rivolgono all’unisono un appello al Premier: ‘Renzi, dove sei?’. Scenderanno tutti insieme in piazza per protestare contro l’ennesima riforma sanitaria, che non tutela né medici, né cittadini.
E’ previsto anche un sit-it all’Ospedale San Camillo di Roma: medici ospedalieri, di base, pediatri e dirigenti, cercheranno di attirare l’attenzione sui gravi problemi che la Sanità italiana sta vivendo, contro l’indifferenza del Governo e in nome della dignità della professione.
Nella conferenza stampa di oggi hanno ribadito chiaramente i motivi dello sciopero: l’eliminazione dalla Legge di Stabilità dell’emendamento per le assunzioni del personale sanitario e delle norme per la responsabilità medica.
I medici hanno già annunciato che intenteranno centinaia di ricorsi per l’inevitabile superamento dell’orario di lavoro, stabilito dalle norme Ue. Sarebbe stato rispettabile in vista delle nuove assunzioni, ma con il dietro front del Governo, la situazione rischia di precipitare.
Nella serata di ieri, lasciava uno spiraglio la dichiarazione del responsabile Sanità del Pd, Federico Gelli:
‘Stiamo riformulando l’emendamento per garantire la possibilità che, con l’inizio dell’anno, le regioni possano avviare campagne di assunzioni di personale e si stanno cercando le risorse’.
Nelle ultime ore è invece arrivata la replica del Ministro Beatrice Lorenzin che, intervistata da Repubblica, ha confermato di aver trovato i fondi necessari per assumere fino a 6mila medici e infermieri:
‘Abbiamo cambiato il sistema alla base delle assunzioni, non più legate alla legge sulla responsabilità dei medici e cioè alla riduzione della medicina difensiva. I fondi arriveranno dai risparmi generati da altri provvedimenti entrati in stabilità: su appropriatezza, centrali uniche di acquisto, piani di rientro delle Asl in deficit’.
E rassicura che i soldi arriveranno:
‘Le nuove misure hanno anche sistemi di controllo, per essere certi della loro effettiva applicazione. Le Regioni non devono temere, i soldi arriveranno dai risparmi che sapranno generare. L’importante è che inizino a fare le riforme’.
Il ministro conferma inoltre che si potranno effettuare assunzioni sin da subito, al fine di rispettare la normativa europea sull’orario di lavoro.
‘Sin da gennaio si potranno fare contratti a tempo determinato. A giugno si faranno i concorsi per quelli a tempo indeterminato, metà dei posti sarà riservato ai precari. Questa misura va vista come la parte di un percorso, non è la soluzione di tutti i problemi. La mia idea è arrivare nel 2016 ad una grande operazione come quella della scuola’.