Sciopero dei mezzi pubblici: una legge per rimborsare i cittadini?

Lo sciopero dei mezzi è da sempre un grosso disagio per i cittadini. Al di là delle motivazioni che spingono gli operatori a scioperare, ci sono anche altri tipi di interessi da parte delle società di trasporto locale: ci guadagnano. Come? Nel giorno della protesta queste incassano comunque i contributi pubblici e i ricavi di abbonamenti e biglietti, risparmiando però su carburante e stipendi dei lavoratori.

E’ una spirale discendente, perchè le società di trasporto ci guadagnano, i lavoratori ci rimettono giorni di stipendio e in più provocano un disagio alla mobilità, suscitando le antipatie dei cittadini nei loro confronti.

Un rimborso per chiedere scusa

Attualmente la Camera sta esaminando un disegno di legge popolare che parla di risarcire i cittadini “vittime” degli scioperi dei mezzi. Sottraendo dal costo degli abbonamenti, mensili o annuali, una somma pari alla quota parte del servizio negato, si dovrebbe poter concretizzare l’idea di rimborso. La Fit-Cisl si è da subito detta favorevole alla proposta: «Intendiamo ridurre il fenomeno degli scioperi indetti da sindacatini», ha commentato Giovanni Luciano, segretario generale della Fit Cisl «Oggi queste agitazioni che non portano nulla ai lavoratori danneggiano i passeggeri ma paradossalmente sono un sollievo per i bilanci delle aziende. Dunque le aziende non sono incentivate a scoraggiarli».

Lo scandalo dei bilanci

Le 1.200 società di trasporti locali sono quasi tutte in rosso. Lo Stato copre il 70-80% del loro bilancio, basti sapere che gli italiani versano ai trasporti tramite il tesoro 5 miliardi di euro l’anno, che arrivano alle aziende anche quando scioperano. Per renderci meglio conto di quali cifre stiamo parlando, vi basti conoscere questo dato: ogni 24 ore nei forzieri delle società dei bus entrano 13 milioni e 700 mila euro. All’interno della proposta di legge popolare, in merito a questa presa di coscienza, c’è il divieto da parte dello Stato di versare aiuti alle suddette società per i giorni in cui non offrono servizio e la richiesta che sui bus vengano installati mezzi elettronici, un pò come le scatole nere degli aerei, che registrino gli effettivi chilometri percorsi in orario di lavoro.

Il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio sta lavorando su una riforma della legge di garanzia sugli scioperi volta a renderli legittimi solo se indetti dalla maggioranza dei delegati di un’azienda, e non dai sindacati. La riforma è ancora in valutazione, in quanto andrebbe a toccare alcuni articoli della Costituzione che salvaguardano il diritto allo sciopero.

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