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In piazza Duomo a Milano ci sono state degli scontri tra No Tav, manifestanti e cariche della polizia. Al centro di Milano sale la tensione, anche perché i No Tav hanno cercato di portarsi nel corteo mentre si svolgevano i comizi di Landini e di Camusso. Anche in altre zone di Milano ci sono stati degli scontri, soprattutto tra piazza Santo Stefano e via Larga. La polizia ha impedito agli studenti di raggiungere piazza Fontana. Sono stati registrati alcuni feriti. La Fiom ha indetto una giornata di manifestazione e i lavoratori si sono ritrovati a Porta Venezia.
Sono arrivati anche molti pullman dal Veneto. Maurizio Landini, leader della Fiom, ha detto che non si fermeranno. Il corteo degli studenti aveva intenzione di occupare l’arcivescovado e i giovani hanno deciso di indossare i caschetti degli operai, per alludere ad un simbolo della precarietà. Un rappresentante dell’Unione degli studenti ha detto che lo sciopero generale del 5 dicembre è un punto di partenza per lottare per i diritti. Proteste anche nei confronti della cosiddetta “buona scuola” promossa dal governo Renzi. A Padova sono rimasti feriti alcuni poliziotti, tra cui il capo della squadra mobile. A Roma alcuni manifestanti hanno lanciato fumogeni e uova contro il Ministero dell’Economia. Alcuni hanno affermato di essere stati manganellati, ma è stata la Questura a smentire.
Le proteste a Roma
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Il corteo studentesco a Roma è partito da piazzale Ostiense ed è arrivato a Porta Maggiore. I manifestanti hanno cantato e hanno acceso fumogeni. Gli slogan sono molto evidenti e significativi. Davanti al Ministero dell’Economia si sono avuti momenti di tensione, perché alcuni ragazzi hanno lanciato delle uova. Poi la situazione è ritornata a calmarsi e il corteo ha continuato a sfilare in modo regolare. In molte zone della città il traffico è andato in tilt. Le forze dell’ordine sono state in allerta, anche perché nella capitale sono state organizzate più di 10 manifestazioni. Alcuni movimenti hanno occupato anche 3 palazzi, uno della BNL e altri 2 appartenenti a delle aziende.
Proteste ci sono state anche al Policlinico Umberto I. Qui i manifestanti hanno srotolato uno striscione, che riportava la scritta “Il patto di stabilità nuoce gravemente alla salute”. I cortei sono stati composti da studenti, precari, sindacalisti, appartenenti a movimenti vari. L’ordine pubblico è stato fatto mantenere con l’impiego di molti uomini. Fra i diversi movimenti anche quello per l’acqua bene pubblico, i cui rappresentanti si sono riuniti a piazzale Ostiense. I trasporti pubblici sono stati critici. A farne le spese soprattutto le corse dei bus, anche se le fonti riferiscono che l’adesione fra gli autisti è stata bassa. Il servizio della metropolitana è stato regolare, tranne che per la chiusura della stazione Cornelia sulla linea A.
Lo sciopero
Lo sciopero generale del 14 novembre 2014 in tutta Italia potrebbe causare dei disagi in diversi settori. C’è grande allerta in molte città del nostro Paese, anche per delle manifestazioni e dei cortei che si stanno svolgendo in diversi luoghi. Si tratta del “primo sciopero che dura veramente 24 ore”: così lo ha definito il portavoce Cobas Piero Bernocchi. L’obiettivo è protestare contro le politiche del governo Renzi e dell’Unione Europea, in tema di lavoro, di scuola e di legge di stabilità. Le manifestazioni di protesta previste durante la giornata si svolgono con le organizzazioni degli studenti, con i coordinamenti dei precari e dei lavoratori autonomi e con la partecipazione dei centri sociali. Tutti sono uniti per gridare un no deciso nei confronti delle riforme previste dall’esecutivo, che non piacciono a molti italiani.
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I trasporti
Si tratta di una protesta in gran parte rivolta contro alcuni progetti del Governo, che non sono stati accettati dai sindacati. In particolare una parte del mondo dell’istruzione si è dimostrata contraria alla riforma della scuola proposta dal Premier Renzi e dal ministro Stefania Giannini. A questo settore dobbiamo aggiungere anche le agitazioni previste per i trasporti, sia nel settore aereo che in quello pubblico e privato dei mezzi. La giornata è particolarmente critica per chi vuole spostarsi. Mezzi pubblici, treni ed aerei su tutto il territorio nazionale si muoveranno a rilento e in alcune fasce orarie è stato indetto un vero e proprio stop.
Oltre allo sciopero generale del mondo dell’istruzione, incrociano le braccia i lavoratori del gruppo Alitalia-Cai, dalle ore 12 alle 16. 4 ore di sciopero anche per il personale Enav, che aderisce alla sigla Cila-Av. Il personale Enav si ferma dalle 13 alle 17. Gli assistenti di bordo della compagnia Easyjet scioperano per l’intero turno di lavoro e la protesta di Avia ha luogo da mezzanotte a mezzanotte, mettendo a rischio anche i voli low cost. L’intera giornata è interessata da un’agitazione di tutti i comparti del settore aereo dei lavoratori che fanno capo al sindacato Cub.
Per il settore pubblico e privato la giornata è veramente complicata. Lo sciopero generale, infatti, dovrebbe coinvolgere tutte le categorie, sia pubbliche che private. In particolare Cub e Cobas hanno proclamato uno sciopero di 24 ore. A rischio sono gli aerei, le ferrovie, il trasporto marittimo e i mezzi locali. In ogni caso è stato chiarito che, a seconda delle situazioni, le modalità e gli orari vengono decisi a livello territoriale. Anche i lavoratori di Anas si fermano per l’intera giornata.
In particolare favorevole a questo sciopero del 14 novembre si è dimostrata la segreteria nazionale della Cgil, che ha dichiarato come lo sciopero sarà fatto per il lavoro e la solidarietà contro l’austerità. Il sindacato ritiene che l’obiettivo di questa giornata di agitazione generale è quello di indurre l’esecutivo a cambiare alcuni provvedimenti che sono inseriti all’interno della legge di Stabilità.