Oggi si è dato il via allo sciopero nazionale degli studenti, che si sono radunati per scendere in piazza ad urlare le loro richieste. Hanno deciso di farsi sentire con cortei e manifestazioni che si sono organizzati proprio oggi da Torino fino alla Capitale, dove milioni di studenti con striscioni e fumogeni, hanno percorso le vie della città. Gli studenti richiedono una didattica diversa, più partecipativa e soprattutto antifascista e antirazzista. Tutto ciò che viene chiesto è perciò un tipo di scuola nuova.
Oggi per le strade di Torino fino a quelle della Capitale, gli studenti sono scesi in strada per scioperare, chiedendo a voce alta una scuola diversa da quella che tutti conosciamo oggi. I ragazzi chiedono una scuola ecologica, innovativa, che stia al passo con i tempi. Vediamo insieme cosa sta succedendo e quali sono le richieste mosse dagli studenti in questo giorno di sciopero.
Oggi milioni di ragazzi si sono riuniti per strada, avviando uno sciopero nazionale contro il sistema didattico attuale. Tanti i ragazzi presenti per le vie della Capitale e una decina di loro teneva in alto lo striscione rosso della rete studenti medi con su scritto “ quale merito”.
A Torino la giornata non è andata diversamente, i ragazzi chiedono un cambiamento e lo fanno per le strade della città riunendosi in massa e protestando contro la didattica dei giorni di oggi. in tutta Italia si sono organizzati dei cortei per chiedere un tipo di didattica più innovativa, partecipativa ed ecologica per il nostro paese.
Ciò che di certo non è piaciuto a questa moltitudine di studenti è il nuovo piano scelto e annunciato dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara. Tra le proposte viene sottolineata quella del piano orientato alle famiglie, dove a quanto pare i genitori verrebbero informati del fatto che i loro figli non finendo l’università certamente non potranno avere una retribuzione egualitaria quella di chi invece ha concluso gli studi. Non finiscono certo qui le lamentele dei giovani, che da questa mattina protestano per le vie della città.
Il corteo a Roma è partito questa mattina e ha visto la partecipazione attiva di circa 1500 studenti. Diversi gli slogan sui manifesti e urlati dalle persone presenti nella folla, scese in piazza per protestare e farsi sentire.” La scuola pubblica non si tocca e la difenderemo con la lotta”, questa è solo una delle frasi ripetute dal Circo Massimo questa mattina. Nonostante la pioggia i ragazzi non si sono fermati, ma hanno continuato la loro traversata fino al MIUR. A capeggiare la fila del lungo corteo c’era uno striscione rosso fuoco della rete studenti medi con su scritto “ quale merito”.
A Torino invece un centinaio di studenti hanno deciso di radunarsi in piazza XVIII Dicembre, seguendo le orme dei compagni di Roma. Qui gli slogan erano diversi, ma il fine era sempre uno solo. Nelle strade di Torino, ad anticipare la fila di giovani troviamo questa volta uno striscione con su scritto ‘No governo Meloni No scuola azienda” .
Insomma, tutto questo è stato organizzato contro la “scuola del merito”, che tende ad escludere e ad incentivare gli studenti ad una competizione non sana. Vedremo ora cosa accadrà nei prossimi giorni e se gli sforzi di questi ragazzi sono andati invano.
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