A Palermo è scomparsa la targa in memoria di Giovanni Falcone, proprio oggi in un giorno così importante in tema di lotta alla mafia.
Ricorre infatti il 31esimo anniversario delle stragi di via d’Amelio, proprio oggi, e comunque anche di Capaci in cui perse la vita Giovanni Falcone a causa di un attentato dinamitardo messo a punto da Cosa Nostra e delineato nei minimi dettagli in un summit del 1991 dove c’era niente di meno che Totò Riina a decidere sul da farsi. Erano anni d’oro per la mafia, i primi anni Novanta in cui ci furono questi attentati ma anche altri fatti di cronaca molto gravi con lo scopo di reprimere chi si opponeva in qualsiasi modo alla criminalità organizzata che stava vedendo anni fiorenti. L’atto di oggi è particolarmente vile, avvenuto in una giornata importantissima, di certo non una casualità, che qualcuno voglia aver mandato un sinistro messaggio?
Scomparsa la targa in memoria di Giovanni Falcone
È scomparsa oggi a Palermo la targa installata in piazza Magione a Palermo, il luogo che ha visto i piccoli Falcone e Borsellino giocare quando ancora l’epoca della magistratura era lontana e anche i tanti pensieri.
Erano bambini quando si incontravano in questa piazza e oggi era un luogo importante per la città. Sulla targa c’era scritto: “A ricordo di Giovanni Falcone, che in questo luogo nacque il 20 maggio 1939. Con gratitudine e ammirazione, la Città di Palermo”.
Il vicesindaco di Palermo Carolina Varchi ha chiesto subito una nuova targa, intanto ha voluto commentare l’accaduto, definendolo un gesto ignobile, da condannare. “Cose come questa non intimoriscono, anzi rafforzano la nostra azione amministrativa improntata a difendere la legalità“.
A segnalare la notizia è stata la cooperativa “Palma nana”, che opera nella zona e ha segnalato il fatto poco fa all’Ansa.
E mentre in tanti continuano a fare pellegrinaggi verso la tomba del giudice, come Giorgia Meloni che si è recata nella Chiesa di San Domenico in occasione della visita di oggi a Palermo, altri sono arrabbiati perché anche questa piazza era uno dei luoghi simbolo di Giovanni Falcone, o meglio della sua infanzia legata indiscutibilmente a questa terra e all’indissolubile rapporto di assoluta complicità con Borsellino, frequentato fin da piccolo, con cui condivideva fra l’altro la stessa ideologia che l’ha portato alla morte a soli 57 giorni prima dall’amico.
L’imbrattamento nel 2014
La stessa targa è stata oggetto di atti vandalici nel 2014, atto fortemente contestato dall’allora sindaco Leoluca Orlando che chiese subito l’intervento della manutenzione per ripulire la lapide commemorativa.
Furono molto severi chiaramente, i commenti dell’epoca. Lo sfregio veniva visto come un affronto verso anni di lotta alla criminalità organizzata in Sicilia. Ci è voluto tanto per rendere la città di Palermo vivibile e sicura ma c’è ancora tanto lavoro da fare e sebbene la situazione non sia quella di “guerriglia urbana” di 30 anni fa, ancora non possiamo dire che la mafia sia debellata.
La targa è stata presa d’assedio anni fa e oggi addirittura è scomparsa. Era stata posizionata dall’amministrazione comunale in ricordo non solo di un cittadino modello ma anche di un membro importante nel pool antimafia fra gli anni Ottanta e Novanta. Ancora oggi vogliamo ricordarlo come un grande uomo che si è battuto contro la criminalità ma qualcuno forse ritiene che non sia così, è anche vero è che a Palermo la mafia ancora si muove, sebbene non come l’egemonia di un tempo e questo gesto potrebbe essere un avvertimento da non sottovalutare.