Mentre gli scontri continuano a lacerare la Birmania, giunge drammatica una notizia dalla BBC. Secondo quanto riportato dall’emittente britannica, una bambina di sette anni è stata uccisa dalle forze di sicurezza a Mandalay. Suo fratello, 19 anni, è stato picchiato e arrestato. La denuncia è partita da un quotidiano locale, Myanmar Now, che sulla base del racconto della famiglia ha ricostruito l’accaduto.
Una bambina è stata uccisa in Birmania: la ricostruzione
Secondo le ultime ricostruzioni, i militari avrebbero fatto irruzione nella casa della bambina, nel quartiere periferico di Chan Mya Thazi, e avrebbero sparato contro il padre, colpendo la bambina che si trovava tra le braccia del papà. La bambina, Khin Myo Chit, è la più giovane vittima della repressione dei militari dall’inizio delle proteste a febbraio, quando è stato compiuto il colpo di stato.
Più di 20 bambini sono stati uccisi dall’inizio della repressione
L’organizzazione Save the Children afferma che più di 20 bambini sono stati uccisi durante la repressione dei militari. Secondo quanto riportato dai militari, le vittime della repressione sarebbe in tutto 164 persone, mentre il bilancio reale sarebbe di almeno 261 vittime, secondo il gruppo di attivisti dell’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici.
Arresti e irruzioni nelle case: la violenza inaudita dei militari
Martedì i militari hanno espresso tristezza e cordoglio per la morte dei manifestanti, accusandoli di aver portato anarchia e violenza nel Paese. In realtà, non è la prima volta in cui le forze militari sparano contro i manifestanti. Molte persone sono state picchiate e talvolta uccise, mentre i militari fanno irruzione nelle case per arrestare attivisti e manifestanti: ma questa volta a pagare il prezzo è stata una bambina innocente di 7 anni.
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Il racconto della sorella: la bambina era corsa tra le braccia del padre
La sorella maggiore della bambina uccisa ha raccontato che gli agenti di polizia stavano perquisendo tutte le case nel quartiere di Mandalay martedì pomeriggio, quando hanno fatto irruzione in casa loro per cercare armi e arrestare i dissidenti. “Hanno preso a calci la porta per aprirla“, ha detto May Thu Sumaya, 25 anni. “Quando la porta è stata aperta, hanno chiesto a mio padre se ci fossero altre persone in casa“. Alla risposta negativa del padre, lo hanno accusato di mentire e hanno iniziato a perquisire la casa. In quel momento la piccola Khin Myo Chit è corsa spaventata tra le braccia del padre per sedersi sulle sue ginocchia. “Allora le hanno sparato e l’hanno colpita“, ha detto May Thu Sumaya.