Marisa Grasso, moglie dell’ispettore che nel 2007 è morto durante gli scontri di fine derby Catania – Palermo, ieri ha rivissuto il dolore provato per la morte del marito.
Sull‘Autostrada del Sole decine di tifosi ultras di Napoli e Roma hanno creato disordine in strada sporcando il panorama calcistico con violenza e scontri per l’ennesima volta.
Lungo l’A1 svariati tifosi del Napoli si sono incrociati con decine di tifosi della Roma durante i viaggi rispettivi in trasferta verso Milano e Genova e hanno creato trambusto sull’Autostrada del Sole scontrandosi nell’area di servizio presso Badia al Pino, proprio la stessa area di servizio vicino Arezzo in cui 15 anni fa, a novembre del 2017, morì Gabriele Sandri. E lo stesso giorno in cui anche Filippo Raciti, poliziotto italiano ed Ispettore capo della Polizia di Stato, perse la vita. Quest’ultimo era in servizio durante un’operazione per sedare gli scontri fra i tifosi di fine derby Catania – Palermo. Raciti è rimasto ucciso da un gruppo di ultras catanesi che si sono avventati contro la Polizia.
La Questura di Arezzo spiega che 350 ultras tifosi del Napoli hanno teso un agguato ai tifosi della Roma che stavano in quel momento transitando per raggiungere la loro meta, Milano. Questo è il principale motivo che ha scatenato lo scontro: gruppi di decine di tifosi, tutti vestiti di nero, che si aggiravano nell’area di servizio lanciando sassi e petardi contro le auto ‘nemiche‘ e con dei bastoni fra le mani. I due gruppi di tifosi sono riusciti ad entrare in contatto solo per pochi minuti, circa all’uscita dell’autogrill.
Centinaia sono gli ultras coinvolti e il traffico sull’autostrada è stato bloccato in direzione nord per 50 minuti. Per quanto riguarda l’area di servizio vicino Arezzo, Badia al Pino che ha fatto da sfondo alla guerra fra i tifosi proprio come 15 anni fa, l’11 novembre 2007, giorno in cui perse la vita Gabriele Sandri, supporter della Lazio che venne ucciso da Luigi Spaccarotella, un agente. Oggi invece i protagonisti presso Badia al Pino sono i tifosi del Napoli e quelli della Roma in trasferta verso nord, rispettivamente a Genova e a Milano.
Marisa Grasso, vedova Raciti, che è stata ospite a Radio Anch’io Sport di Rai Radio 1, ha espresso la sua opinione a riguardo:
“Questi segnali di violenza non mi sono nuovi, c’erano già prima della morte di mio marito. Poi, dopo la tragedia, il 2 febbraio 2007, quasi 16 anni fa, lo Stato mi ha promesso che non sarebbero più accaduti questi fatti. Il 2007 lo chiamarono l’anno zero, doveva essere l’anno di cambiamento. Ci sono stati momenti bui e pesanti con la pandemia e ora, subito dopo Natale, rivedere queste scene mi ha hanno fatto molto male, mi hanno fatto rivivere il mio dolore, la mia sofferenza. E pensare che altre famiglie ieri si potevano ritrovare in un attimo a vivere la tragedia che ho vissuto: è inaccettabile vivere queste situazioni.”
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